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Grassani: “Vista la situazione epidemiologica, per la Coppa D’Africa possono partire diffide”

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L'avvocato del Napoli ha parlato

redazionejuvenews

Mattia Grassani, avvocato del Napoli, ha parlato ai microfoni di CalcioNapoli 24 TV circa la situazione degli azzurri in Coppa D'Africa durante il periodo in cui la Juventusaffronterà il club campano: "Coppa d'Africa? Possono partire diffide e altre analoghe situazioni vista la situazione epidemiologica che anche in Africa è molto grave e si hanno poche informazioni lì. Questa competizione sottrae risorse importanti ai club, il Napoli infatti perderà ben tre giocatori. Il momento storico è particolare, ci fosse il 99% di tranquillità e sicurezza sarebbe diverso, ma ad oggi stiamo ripiombando in una nuova pesante ondata di coronavirus.

Ma sono il club che ha investito tanti soldi per l'acquisizione del suo cartellino di Osimhen e se dovesse tornare contagiato, sarebbe dura per il Napoli affrontare altre partite senza di lui. Il primo passo sarebbe la diffida prima di tutto. Ci fossero elementi concreti, con standard sanitari che non sono gli stessi dei paesi occidentali europei, allora si potrebbero inoltrare ricorsi per ottenere le esenzioni dei calciatori europei. Salernitana? La normativa non guarda al giusto e al logico ma deve essere interpretata e applicata. La FIGC, nella figura di Gravina, quando entrò in vigore la normativa, fu chiara: due club non possono militare nello stesso campionato cosa che Lotito non ha fatto.

Quando avviene per promozione o retrocessione, esistono tempi nei quali l'iter deve essere evaso, spogliando della proprietà il medesimo soggetto, attraverso forme di cessione e per ora nessuna offerta è arrivata ancora alla Salernitana. Questa cosa non sta accadendo a Salerno, che ha un grande pubblico e merita rispetto. Il campionato deve essere il più regolare possibile, facendo arrivare magari 20 squadre a fine stagione ma vanno evitate anche ombre su incontri di due società legate dalla stessa proprietà e in questo modo si andrebbe a falsare tutto e non è assolutamente giusto".