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ESCLUSIVA – Aouar, Anelka e la Juventus: parla Coach Meddy

Il preparatore atletico Coach Meddy insieme a Houssem Aouar

"Anelka non si è inserito per colpa di Conte, con Allegri sarebbe stato diverso. Dzeko è stato ad un passo dai bianconeri". E su Aouar...

redazionejuvenews

di Fabio Marzano 

Siamo entrati di fatto nella settimana che porterà al derby della Mole tra Juventus e Torino, con i bianconeri che sono costretti a fare bottino pieno per cercare di non compromettere il posto in Champions. Ma nelle giornate precedenti, i dirigenti della Continassa hanno lavorato duramente su alcune piste di mercato, arrivando praticamente ad un accordo di massima con i francesi del Lione per il cartellino di Houssem Aouar. A commentare questa trattativa è stato uno che il calciatore lo conosce molto bene, si tratta del noto preparatore atletico di Dubai Coach Meddy, a cui si sono affidate molte squadre e altrettanti grandi giocatori come: Dzeko, Evra, Pogba, Pjanic, Anelka, Matuidi, solo per citarne alcuni. Spesso lo raggiungono durante le soste invernali che, trascorrono maggiormente negli Emirati Arabi. Il trainer ha infatti rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione, dove ci ha svelato molti aneddoti legati ad alcuni ex bianconeri o che lo sarebbero potuti diventare.

SUL SUO METODO DI ALLENAMENTO - " Io preparo gli atleti e per i calciatori adotto un metodo unico che si chiama MMF. Questa è una tecnica usata nelle arti marziali e che io ho adattato a seconda delle esigenze dei giocatori. Loro vengono da me perchè hanno bisogno di allenarsi e di perdere peso in pochi giorni. Molti lo fanno anche per potenziare la loro resistenza o la loro forza muscolare, riuscendo ad ottenere grossi risultati in un tempo ridotto. Con il mio metodo l'acido lattico si sviluppa piu tardi e di conseguenza sviluppi piu resistenza".

SUL SUO RAPPORTO CON I CALCIATORI - "Il giocatore con il quale ho instaurato il miglior rapporto è Anelka. Insieme a lui ho lanciato un app dal nome TLNA (Train Like Nicolas Anelka) e compaio anche nel suo film 'Misunderstood'. Ma ho costruito grandi legami anche con Pogba, Ribery , Evra, Zouma e molti altri giocatori".

SU AOUAR - "Non so con certezza se sia gia un giocatore della Juve o meno. Quello che ti posso assicurare è che i bianconeri lo seguono da un anno e mezzo, ma ci sono anche Real Madrid e Manchester City. E' chiaro che la Juve è la favorita perchè lo segue da piu tempo e a mio avviso, sarebbe il colpo perfetto perche può sostituire Pjanic per il ruolo in cui gioca. Durante la sosta invernale del 2019, ci siamo incontrati io lui e Anelka per parlare del suo futuro, dato che Nicolas ha giocato con molte squadre sia in Italia che in Inghilterra e può indirizzarlo molto bene. Non posso dire se preferisce la Juve o il City ( ride n.d.r.) ma sicuramente, la Juve è un club leggendario e a chi piace il calcio piace la Juve. Aouar è fortissimo tecnicamente e ora sta lavorando molto sulla forza fisica,  per aumentare fisicità e resistenza. Il suo obiettivo è quello di diventare piu prestante a livello fisico e da quando lo sta facendo l'allenatore del Lione lo ha fatto giocare anche in piu ruoli. A volte lo ha schierato anche ala perche riesce a reggere piu chilometri durante la partita. Ultimamente ha sicuramente acquisito maggior massa muscolare, è ancora molto giovane e se va alla Juve si può sviluppare ancora di piu perche è un ambiente in cui lavorano molto sull'aspetto fisico".

SU EVRA - "Patrice è rimasto piu legato allo United ma è comprensibile perchè ci ha giocato per 9 stagioni. E' stato il Capitano, è stato un'icona e ha vinto la Champions. Quando ha avuto la possibilità di andare alla Juve però non ci ha pensato due volte perche è un club che non si può rifiutare. Alla Juve ha imparato tantissimo perche li non si impara solo a giocare ma anche a diventare professionali e lui mi ha sempre confidato che grazie ai bianconeri si è allungato la carriera. Ha un bellissimo ricordo e ne rimarrà sempre legato anche se il Manchester resterà sempre la sua prima casa".

SU DZEKO E RAKITIC - "Non amo molto parlare dei rumors di mercato però posso dire che Dzeko è stato vicinissimo alla Juve. E' un attaccante che piace a moltissime squadre ed è un profilo sempre interessante da seguire, ci è mancato poco che passasse in bianconero ma alla fine non è successo. Per quanto riguarda Rakitic, probabilmente c'è stato un momento in cui la Juve lo ha cercato ma di questo non ne sono a conoscenza quindi eviterei di parlarne".

SU ANELKA - "Alla Juve ha avuto difficoltà perche il campionato italiano è piu difficile. Si gioca in un modo molto piu tattico e non si è riuscito ad adattare molto bene. Ma il problema fondamentale è stato Antonio Conte, perchè è uno che lascia poco spazio alla creatività dei giocatori e lui era uno molto creativo e che giocava di istinto. Conte voleva sempre il massimo della tattica e per questo non si prendevano. Se fosse stato nella Juve di Allegri o di Pirlo sicuramente sarebbe andato meglio perchè sono allenatori che hanno un miglior rapporto con i calciatori e li lasciano molto piu liberi".

SULLA PREPARAZIONE ATLETICA DELLA JUVE - "Non credo che quest'anno sia stata una preparazione sbagliata ma l'errore è stato non adattarsi alla pandemia. Anche il calendario lo considero folle perchè c'è poco tempo per recuperare tra una partita e l'altra. Secondo me si sarebbe dovuto giocare meno, magari anche evitando qualche partita delle Nazionali dato che questa è una stagione particolare per tutti. Non credo che sia colpa del preparatore atletico o di una preparazione sbagliata ma solamente del non essersi adattati e aver forzato un lavoro che era gia difficile di per se".

SUL SUO LAVORO ALLA JUVE - "Sono stato molto orgoglioso di aver contribuito con loro. Ha dato un grande esempio perche durante la sosta natalizia della stagione 2018/2019, la Juve ha mandato molti giocatori qui da me e loro avevano tutti una gran voglia di migliorarsi e di allenarsi, all'epoca erano secondi dietro al Napoli. Ho allenato anche Benatia, Matuidi e Pjanic, hanno sempre dimostrato una grande professionalità e non pensavano molto alla vacanza. Questa notizia  poi venne diffusa molto anche in Italia ed ha trasmesso una grande immagine da parte del club e dei suoi giocatori. E' stata un esperienza per me importantissima perche mi ha permesso di crescere anche a livello professionale oltre che di immagine. Da li infatti, molte altre squadre italiane mi hanno mandato alcuni dei loro calciatori".

Ringraziamo gentilmente Coach Meddy per la sua disponibilità.