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De Zerbi: “Locatelli si sente il più forte di tutti e sa gestire bene questo aspetto”

Roberto De Zerbi

Il tecnico dello Shakhtar ha parlato

redazionejuvenews

Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar, ha parlato di vari argomenti ai microfoni del Corriere dello Sport tra cui le caratteristiche del giocatore della Juve, Manuel Locatelli, ai tempi del Sassuolo. Queste le sue parole: "Locatelli ha una sensibilità non comune e una sana consapevolezza di sé. E sottolineo sana. Non si tratta di presunzione, possiede quel pizzico di narcisismo che serve, si sente il più forte di tutti e sa gestire bene questo aspetto. È di una maturità fuori dal comune. Il suo ingresso nella Juve è stato fin troppo naturale. Loca è malato di calcio, farlo star fuori il martedì alla ripresa degli allenamenti era impossibile. Voleva sempre lavorare. Quando dico che la differenza la fa la passione, lo porto a esempio.

In Europa pochissimi giocano a un tocco come lui, prima di ricevere la palla sa già dove e a chi indirizzarla. E poi in tre anni non gli ho mai visto perdere un contrasto. Quando lo chiamai per convincerlo a venire a Sassuolo fissammo insieme l’Europeo come obiettivo. L’ha voluto e ottenuto. Shakhtar? Avevo bisogno di questa esperienza. Quella di Sassuolo si era esaurita naturalmente, sapevo che non avrei potuto dare di più. Volevo misurarmi con realtà nuove, con uno spogliatoio multilingue, con la Champions, le 8 partite da preparare e giocare in venticinque giorni. Avevo la necessità e il desiderio di affrontare difficoltà maggiori.

Non è stato semplice lasciare Sassuolo, persone alle quali sono molto legato, io mi affeziono alla gente più che ai luoghi. Le difficoltà le sto effettivamente incontrando, ci sono momenti in cui faccio fatica e mi domando chi cazzo me l’abbia fatto fare. Però, quando mi fermo a riflettere, concludo che era quello che cercavo. Il livello cambia prospettive e metodi. Ci sono tanti modi di allenare, e sono legati agli obiettivi della società. Si allena per vincere i campionati, per andare in Europa, oppure per salvarsi. Oggi devo vincere e basta, misurandomi con le idee".