archivio2018

ESCLUSIVA LORENZO AMORUSO:”Fiorentina-Juve? La deciderà probabilmente un episodio”

ESCLUSIVA LORENZO AMORUSO:”Fiorentina-Juve? La deciderà probabilmente un episodio” - immagine 1
Lorenzo Amoruso, ex difensore tra le altre della Fiorentina, ci ha cortesemente rilasciato un'intervista nella quale abbiamo parlato dell sfida del Franchi di Sabato

redazionejuvenews

Lorenzo Amoruso, ex bandiera tra le tante anche della Fiorentina, dove ha disputato due stagioni insieme a campioni come Batistuta e Rui Costa

ci ha cortesemente rilasciato un'intervista nella quale abbiamo parlato naturalmente della sfida del Franchi di Sabato che vedrà scontrarsi i padroni di casa viola contro i campioni d'Italia della Juventus. Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa fa adesso Lorenzo Amoruso? “A parte gli interessi personali, sono impegnato in radio o in televisione dove ho la possibilità di rimanere attaccato alla mia grande passione, cercando di spiegare alla gente le sensazioni, i moduli tattici e tutto quello che oggi anche via social è diventata una passione anche per tanti altri. Mi piace perché mi permette di vedere il calcio sotto un’altra prospettiva”

Hai vissuto due straordinarie stagioni con la maglia viola, che ricordi hai? “Firenze non è una piazza abituata a sollevare trofei. Quando sono arrivato, le aspettative erano comunque altissime e c’era tanta pressione anche se non eravamo il Milan o la Juve dell’epoca. E’ stato difficile ma ci siamo riusciti, conquistare due trofei in due stagioni, credo che sia unico. Abbiamo vissuto una cavalcata straordinaria in Coppa Italia dove abbiamo vinto tutte e sette le partite disputate senza nemmeno un pareggio. La coronazione fu il rientro alle quattro del mattino dopo la vittoria della Coppa Italia quando ad attenderci c’era un Franchi stracolmo di persone. Tra l’altro in quella finale ero riuscito anche a segnare e questo mi lega in maniera viscerale a questa città dove poi ho deciso di comprare anche casa”.

Sabato ci sarà una partita sempre molto sentita come Fiorentina-Juventus, che gara ti aspetti di vedere? “Ho la sensazione che potrà essere una partita “non bella”, poco spettacolare. L’attacco della Juve è stratosferico ma penso che la partita possa esser decisa da un episodio, una partita ricca di molta corsa. La Fiorentina arriva da cinque pareggi consecutivi, mentre la Juve ha alternato belle partite ad altre meno belle ma ha un potere talmente straripante che può vincere qualsiasi partita. Cristiano Ronaldo sta facendo quello che tutti si aspettavano: la differenza. La Fiorentina mi sta comunque piacendo perché da allenatore mi preoccuperei di più se la squadra non riuscisse a creare opportunità: la squadra viola invece le crea ma non le sta trasformando e questo è il problema attuale della squadra di Pioli”.

Quale giocatore dei viola può scardinare la retroguardia bianconera? “E’ facile dirlo, dovrebbe essere Chiesa. E’ un giocatore che sta facendo la differenza, quando sta bene, ha un cambio di passo, un modo di affrontare gli avversari che riesce a saltare a destro o a sinistra con una certa facilità anche se la Juve è una squadra di livello mondiale in questo momento e quindi non sarà facile nemmeno per lui. Una nota di merito la faccio anche a Veretout che ha iniziato quest’anno a giocare in una posizione “non sua”, sta facendo molto bene perché oltre alla qualità ci sta mettendo anche molta quantità. Trame di gioco importanti, verticalizzazioni. Il centrocampo sarà una terra di confine e di conquista per entrambe le formazioni perché ci sono giocatori forti da ambo le parti”

C'è una partita che hai disputato contro la Juventus che ricordi in particolare? “Ricordo una partita persa a Torino col Bari per 2 a 0 ma disputammo una gran bella partita. Tovalieri sbagliò un calcio di rigore e ricordo i commenti positivi al Bari di Materazzi ricco di tanti giovani, molti provenienti dalla Serie C. Abbiamo disputato un gran match contro la fortissima Juve di Lippi”.

Hai marcato tantissimi fortissimi attaccanti, mi fai due o tre nomi dei più difficili da contenere? “Quello che mi ha sempre segnato è stato Abel Balbo pur avendolo marcato bene, è sempre capitata quell’occasione in area e mi ha sempre castigato. Ho avuto anche la fortuna di poter marcare il Ronaldo dell’Inter e sono anche riuscito ad impedirgli di fare gol. Ho avuto anche l’onore di affrontare Maradona”.

Il momento più bello della tua carriera? “Il ritorno a Firenze dopo la conquistata della Coppa Italia è stato sicuramente indimenticabile così come i trofei conquistati in Scozia. Il trofeo personale che però non dimenticherò mai è stato il premio del miglior giocatore del campionato scozzese nel 2002 perché è un premio deciso dai giocatori. Un riconoscimento degli avversari che affronti sul campo”.

La Juventus ha già ipotecato lo scudetto? “Sulla carta non ci sono molte speranze per le pretendenti però nel calcio può succedere di tutto, possono arrivare anche periodi imprevedibili di crisi dove la fatica, gli impegni possono anche ridurre il vantaggio. E’ chiaro che le altre dovranno essere prontissime approfittarne anche se non sarà facile perché la Juve ha una rosa lunga e di qualità. La squadra di Allegri non dovrà mai mollare perché l’Inter è in crescita, il Napoli ha perso due punti contro il Chievo ma avrebbe potuto segnare diversi gol. Credo comunque che difficilmente i bianconeri si faranno rimontare un tale vantaggio”.

La scuola dei grandi difensori italiani sembra un pò in crisi, tra i giovani azzurri chi ti convince di più? “Ce ne sono diversi che mi piacciono anche a livello giovanile, nell'Under 19 e Under 21. Per me la cosa principale è che sappiano difendere anche se oggi gli viene richiesto di fare qualcosa in più a livello di costruzione del gioco. Qualche nome interessante c'è, poi chiaramente dipenderà dall'evoluzione del singolo ma credo che si stia ricreando una base affidabile di difensori italiani"

Ringraziamo naturalmente Lorenzo Amoruso per la cortese disponibilità.