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Chiellini: “ Fortunato ad allenarmi con CR7. Onorato per le 100 in Nazionale”

Giorgio Chiellini parla della Juve ai margini del circuito di Montreal
Il difensore bianconero e della Nazionale ha rilasciato delle dichiarazioni

redazionejuvenews

TORINO - Dopo il successo ottenuto nel big match di San Siro, la Juventus potrà ‘rilassarsi’ una settimana per via della sosta con la Nazionale, ma non i giocatori però che, saranno convocati dalle rispettive nazioni. Come Giorgio Chiellini, Capitano dell’Italia e leader indiscusso di questo gruppo, che ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky.

SULLA PRESENZA NUMERO 100 - “ È un onore, più di qualsiasi sogno si possa fare da bambino. Si sogna di fare il calciatore, di giocare in Serie A e in Nazionale, ma arrivare a 100 presenze è tanto oltre. Sicuramente delle doti naturali le ho, ma c'è tanto lavoro dietro questo traguardo. La maglia azzurra è speciale, non ti identifichi in un club ma rappresenti la tua nazione. Vivi delle emozioni e le fai vivere a tutta la nazione, una sensazione che non si raggiunge neanche nelle partite più importanti. E casualmente, il 17 novembre ho fatto il mio esordio e, se tutto va bene, sempre il 17 novembre farò la mia 100^ partita".

SUL MONDIALE IN RUSSIA - “ Il Mondiale è un rammarico che mi porterò sempre dietro, perché chiaramente non potrò più giocarlo. Sono stato eliminato due volte al primo turno, quando avremmo potuto fare di più. Poi c'è stata la mancata qualificazione. Qualche rammarico ce l'ho, ma porterò con me tante emozioni di questa fantastica avventura. Dentro di noi tanto, è un vuoto che ci portiamo dentro noi più vecchi ma anche i più giovani che non hanno partecipato a quella mancata spedizione. La speranza è che possa servire per un progetto a medio-lungo termine, che si pongano le basi per rilanciare il calcio italiano. La luce in fondo al tunnel c'è, non è tutto buio come prima. Chiaramente le ultime due partite non cambiano tutto, sarà un processo non brevissimo ma da fare con serenità e fiducia, che poi sono i due concetti su cui batte sempre Roberto Mancini".

SULLA NAZIONALE - “ A quest'età non puoi fare programmi a lungo termine. Voglio godermi quest'esperienza come un debuttante e viverla convocazione dopo convocazione. Con il lavoro si può migliorare anche a 34 anni o finché uno scende in campo, questo l'ho imparato da tanti calciatori e anche da Gigi Buffon. L'entusiasmo di noi vecchietti a volte può superare quello di molti ragazzi, penso che per loro sia bello vedere questo. Penso che la fascia sia solo un simbolo, che una squadra abbia tanti capitani. Ognuno deve dare il suo ingrediente, per formare un'alchimia giusta. Non sarò mai uguale a Gigi o ad altri capitani che ho avuto la fortuna di avere, come Del Piero o Cannavaro, ma cerco di fare quello che posso fare con la mia caratteristiche".

SULLA DECISIONE DI CONTINUARE - “ Ho fatto una riflessione molto lunga con me stesso, la Nazionale non si può rifiutare e non puoi decidere se andare o non andare. Ho massimo rispetto per chi decide diversamente, ma credo che finché l'allenatore della Nazionale ti chiama hai un obbligo morale di rispondere". 

SU RONALDO - “ Mi sarebbe piaciuto giocarci contro, giocare contro i campioni ti aiuta sempre a migliorare e ho la fortuna di averlo in allenamento". Intanto dalle parti della Continassa è pronto il super colpo di mercato.