Juventus-Verona 2-1, oltre Buffon non c’è nessuno

TORINO - Una gigantografia per salutare una leggenda. I muscoli di Buffon esplodono e stritolano il settimo scudetto, le lacrime scendono, gli applausi esplodono. E' la festa tricolore con un sapore amaro, l'addio di Supergigi lascia un buco nel cuore. Lui alza le braccia al cielo, i guantoni d'oro, poi li spalanca per l'ultima volta in volo. Col Verona Buffon si limita all'ordinaria amministrazione, è straordinaria invece la partecipazione. Al commiato da un assoluto campione. Ciao portiere unico, lo urla non solo il tuo popolo il tuo nome. Scritto nella maglia e nella storia, sarà impossibile dimenticare per tutto il mondo la tua gloria. Fra i pali e nelle parole, per questo la celebrazione è sobria. Per il resto c'è pure una gara che è difficile da essere commentata.

PARTITA

E' comunque una Juve spettacolo allo Stadium per festeggiare lo scudetto e l'addio di Buffon. Al 25' Dybala sfiora il gol dopo l'uno due con Mandzukic, poco prima impreciso di testa. Quindi il croato s'inventa una semirovesciata da favola deviata in corner. Dybala invece prende l'incrocio con un cucchiaio delizioso. Nessuna Joya dunque nel primo tempo, bisogna passare alla ripresa. Quando il solito Douglas Costa inventa un assolo e calcia a giro: sulla respinta di Nicolas, Rugani sblocca di piattone il risultato. Raddoppia Pjanic con una splendida punizione. Poi al 62' ritorna l'emozione: un pianto infinito per salutare Buffon che lascia il campo, persino Allegri è in lacrime in un lampo. La moglie Ilaria d'Amico in piedi coi bimbi sugli spalti, tutta la squadra in fila per lucidare i guanti. Infine il giro dello Stadium e tanti abbracci per Buffon. Ciao Gigi, ti ricorderemo insieme a tutti i Santi. Poco importa che alla fine segni Cerci.

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