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Juve-Milan, Sarri: “Loro squadra compatta e difficile da affrontare, molti di voi influenzati dal risultato. Ronaldo? Se non giocherà è inevitabile un cambio di piano “

Sarri

Il tecnico analizza la sfida di Coppa Italia

redazionejuvenews

TORINO- Vigilia di Coppa Italia per la Juventus, che domani sera allo Stadium affronterà il Milan nel ritorno delle semifinali. Come consueto, il giorno prima di ogni gara, mister Maurizio Sarri analizza la gara dei suoi ragazzi davanti ai giornalisti. Conferenza stampa fissata per le 17.45 e di cui potrete seguire la diretta testuale qui su Juvenews.eu:

Preambolo del dirigente Albanese: "Juventus rispetta qualsiasi decisione presa dalle autorità. La salute pubblica prima di tutto. Sono qui per comunicarvi che è stata convocata assemblea alle 17.30 dal prefetto di Torino".

SULLA SITUAZIONE DELLA SQUADRA- "Nelle nostre intenzioni la gara di domani ci serve ad andare in finale e faremo scelte in questa direzione. Non ci sono grandi problemi ma piccoli acciacchi. Chiellini ieri aveva affaticamento, vedremo domattina se sarà presente. Buffon aveva un acciacco alla schiena, ma anche per lui sentiremo le sensazioni domattina. Infortuni certi non ce ne sono, vedremo in base a questo le scelte di formazione".

SU RONALDO- "Ha un problema personale. Quando torna, se vorrà ne parlerà il ragazzo stesso. Se domani sarà disponibile o meno dipende dal suo problema".

SU KHEDIRA- "Sta meglio, viene da un infortunio non semplice ma sta progredendo bene. Se sarà in campo sarà er uno spezzone".

SU COSTA- "Non ha 90 minuti nelle gambe ma sta crescendo. Se sarà in campo, anche lui, sarà per uno spezzone".

SULLA GARA- "Noi siamo campioni del mondo per assenze e non ce ne siamo lamentati mai, non ci interessano i loro assenti. Negli ultimi tempi loro sono cresciuti e il risultato dell'andata non garantisce nulla. Possono mettere comunque in campo un undici competitivo".

SULLA REAZIONE POST LIONE- "È inutile fare grandi previsioni, bisogna prendere tutto come un fatto e adeguarci a ogni situazione. Non voglio neanche dire come si è allenata la squadra, sembra che porti sfiga".

SULLA FORMAZIONE- "L'eventuale assenza di Ronaldo è palese che cambi i piani tattici. Non abbiamo un vero e proprio sostituto, ma come non c'è in giro per il mondo".

SULL'ANDATA- "Primo tempo di scarso livello, nella ripresa non abbiamo segnato dopo una grande supremazia territoriale. Abbiamo lavorato su quello di cui avevamo discusso nel post-gara. Stiamo lavorando nel muovere la palla più velocemente, perchè a volte ci viene e a volte no. Dobbiamo insistere in maniera seria e convinta, così come sanno i giocatori".

SULLA SOCIETA' MILAN- "Non è un vantaggio i cambi che stanno avendo. La squadra è compatta e disposta al sacrificio, non semplice da affrontare".

SULLA CRISI- "Da noi tutti si aspettano risultati con continuità e nell'ultimo periodo ciò è venuto meno. Possiamo fare meglio e dobbiamo farlo, ma le valutazioni delle partite da parte vostra sono influenzate dal risultato. Rivedendo la partita, contro il Lione, nella ripresa è stata di buon livello. Il baricentro si è alzato molto, raramente le squadre toccano certi numeri. Qualcosa di buono l'abbiamo fatto, poi ci si deve chiedere perchè non abbiamo segnato".

SUL LAVORO- "Se stiamo qui a porci duemila domande si toglie l'attenzione su quello su cui la dobbiamo porre. Speriamo che giovedì ci dicano che si giochi lunedì con l'Inter, altrimenti si spendono energie su cose su cui non abbiamo potere".

SU PJANIC- "Fatico a credere che spostare un giocatore di 5 metri cambi il volto della squadra. Nel secondo tempo di Lione è cambiato l'atteggiamento, non ci tiravamo indietro e il recupero palla si è alzato. Poi pensare che un giocatore come Bentancur che va a fare il centrale sposta l'inerzia della gara fatico a crederlo. Miralem è meno brillante rispetto a mesi fa, ma è fisiologicamente impossibile essere sempre al top. Normale ci siano alti e bassi e molto spesso considero poco la condizione fisica perchè è un alibi per noi allenatori e per i giocatori".

SUL TREQUARTISTA- "Per noi resta un'opzione anche se nell'ultimo periodo la usiamo poco perchè i centrocampisti interni devono sopportare 90 minuti a grande intensità nelle chiusure. A livello individuale sia Ronaldo che Dybala possono fare questo ruolo, non lo vedo come un problema".