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ESCLUSIVA – PAOLO NEGRO: ” Non mi sarei mai aspettato che Inzaghi diventasse l’allenatore della Lazio. Fui molto contento quando CR7 arrivò in Italia”

Paolo Negro

Poi continua sulla sua nuova avventura: "Da tre settimane alleno l'Under 16 del Frosinone"

redazionejuvenews

TORINO -  L’ex difensore della Lazio Paolo Negro, ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione, dove abbiamo parlato sia di lotta scudetto, ma soprattutto dei suoi ricordi in maglia biancoceleste, ritornando anche sullo scudetto conquistato nel 2000, ai danni proprio della Juve.

Ti aspettavi qualcosa in piu dal mercato della Lazio?

"E' una domanda che viene fatta tutti gli anni perche non si riesce ad alzare quella famosa asticella. Ogni anno manca sempre quel qualcosina in piu. Evidentemente lui è fatto cosi e bisogna farsene una ragione". 

Avresti mai immaginato che Inzaghi sarebbe diventato un ottimo allenatore?

"Che diventasse un allenatore come lo è diventato, no. Devo dire che non me lo aspettavo ed è stata una bella sorpresa, è un bravissimo ragazzo e sono contento dei risultati che ha ottenuto. Gli auguro di raggiungerne altri ancora piu importanti. Ritornando alla domanda iniziale però, non mi sarei mai aspettato diventasse allenatore, soprattutto allenatore della Lazio. Lui ha il suo sistema di gioco, che è molto ben chiaro però è funzionante. E' fondamentale anche il fatto che sia seguito da tutti i giocatori e questo gioca a suo favore". 

Pensi sia pronto per un top club o credi che parte dei suoi successi siano frutto anche del contesto in cui si trova?

"Penso sia pronto. Forse un altro anno come quest'anno, che ancora gli serve, poi penso che sia pronto".

Che sensazioni hai provato dopo aver vinto lo scudetto del 2000?

"Quello scudetto è storia. Alla Lazio sono stati vinti solo due scudetti e far parte di quel gruppo mi resterà sempre tatuato nel cuore. Per me è un onore, un vanto, una soddisfazione unica. In quel gruppo c'erano tante prime donne perche era pieno di campioni e quando mi chiedono Eriksson in cosa è stato bravo io rispondo: "Nel saper gestire il gruppo". Questa è stata la vera forza di quella squadra. Non è mai facile saper gestire un organico così ricco di campioni".

Quando pensi a quello scudetto lo associ anche un pò alla Juve, visto quanto accaduto a Perugia?

"Noi abbiamo fatto un'impresa storica e soprattutto siamo andati a vincere in casa della Juve. Quella è stata la grande vittoria del campionato. In quei tempi era veramente dura vincere a Torino e noi abbiamo fatto una partita perfetta. Penso che poi quell'anno noi meritavamo di vincere lo scudetto per la squadra che avevamo".

Secondo te è piu forte la Juve di Cristiano Ronaldo o la Lazio dello scudetto?

"Io dico la Lazio mia. Ma anche la Juve di quell'anno, secondo me era la squadra piu forte che abbiamo mai affrontato in quel periodo, anche loro erano ricchi di campioni". 

Qual'è il giocatore più forte che hai sfidato?

"Io ho iniziato nel 90 e ho affrontato anche Maradona, quindi direi che potremmo chiudere qui il discorso ( ride n.d.r. ). ogni volta che me lo chiedono dico sempre: "Devo lasciare fuori Maradona o devo includerlo?", sennò è inutile che continuo. Ce ne sono stati tanti però apparte Diego, in quegli anni i giocatori forti volevano venire in Italia. Per me fù un capolavoro quando la Juve prese Ronaldo. Fui molto contento perche finalmente ritornava un campione in Italia dopo molti anni". 

Riguardo al tuo futuro hai ricevuto offerte da qualche club?

"Sono diventato da tre settimane l'allenatore dell'Under 16 del Frosinone e sono andato a far compagnia a Nesta, altro eroe di quel famoso scudetto. Alleno ragazzi che hanno 15 anni ma si inizia gia a parlare di calcio vero. Si comincia ad essere adulti e capisci veramente se sei dentro o fuori".

Ringraziamo gentilmente Paolo Negro per la disponibilità.