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Dino Zoff di Mondiali se ne intende. Con la nazionale italiana ne ha giocati tre (1974, 1978, 1982), l’ultimo dei quali vinto da capitano, in una squadra forse mai così amata. Per questo è stato interpellato da La Gazzetta dello Sport riguardo ai prossimi impegni dell’Italia, impegnata nei playoff per andare al Mondiale in Qatar. Si comincia domani contro la Macedonia del Nord, allo stadio Renzo Barbera. Queste le sue parole: “La Macedonia è un avversario superabile. Va preso con le molle ma dovremmo farcela. Io comunque vedo bene anche la finale, che sia contro il Portogallo o la Turchia. Io non ho mai scelto gli avversari: le cose vadano come devono andare. Abbiamo già avuto due occasioni per qualificarci, questa è la terza e non la falliremo“.
Le altre occasioni sono andate sprecate nel girone: “Con la Svizzera, andata e ritorno, e con l’Irlanda del Nord. Non è andata bene ma ci presentiamo da campioni d’Europa. Bisogna tirare fuori il meglio, come facciamo storicamente nei momenti difficili“. Dopo l’estate però non ci aspettava di essere in questa situazione: “Il calcio è questo, non può essere una sorpresa“.
Zoff poi ha proseguito parlando proprio del post Europeo: “Dopo la vittoria il contraccolpo era inevitabile. Succede. Qualche partita è andata un po’ così, ma ora abbiano avuto il tempo di recuperare e tornare concentrati come nella fase finale dell’Europeo“.
Sui confronti con l’Italia post Mondiale del 1982, che non andò all’Europeo del 1984, ha detto: “La situazione è molto diversa. Quella squadra aveva già dato il suo meglio: prima della Spagna, c’era stata l’Argentina. Questa è più giovane e ancora in un ciclo vincente“. Infine ha fatto un augurio al commissario tecnico Roberto Mancini: “Gli faccio un grande in bocca al lupo. Sarebbe importante andare al Mondiale, per lui e per tutti noi. Superiamo la Macedonia, possiamo far bene anche dopo“.