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Zeman: “Calciopoli mi ha tolto uno Scudetto. Il Milan ha meritato di vincere”

Zdenek Zeman

L'ex allenatore è tornato a parlare della Serie A e del campionato appena concluso, tornando a parlare anche dei tempi di Calciopoli in Italia

redazionejuvenews

L'allenatore Zdenek Zeman ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere della Sera ai quali ha parlato del campionato di Serie A appena concluso tirandone le somme: "Dopo tanti anni si è vissuto un campionato incerto, e questo lo ha reso certamente avvincente. A un certo punto sembrava che non lo volesse vincere nessuno, con Milan, Inter e Napoli che facevano a gara per consegnarlo agli avversari. Il Milan ha meritato, ma questo scudetto l’ha perso il Napoli. Chi fa più punti ha sempre ragione. Il Milan è uscito meglio alla distanza. Risultati come Bologna-Inter li hanno avuti anche Milan e Napoli. Penso che debba rammaricarsi più il Napoli che l’Inter per l’occasione persa. Era la squadra favorita. Di partite come quella che ha fatto l’Inter a Bologna il Napoli ne ha sbagliate tre, in casa e consecutivamente".

"Mourinho? Da parte mia non c’è stata alcuna polemica, ma semplici constatazioni: prima del derby la Lazio era più in forma, ma non sempre vince chi sta meglio; e la Conference è un torneo nuovo a cui partecipano squadre di minore importanza rispetto a quelle di Champions ed Europa League".

"Totti e Signori? Sono stato sempre e lo sono ancora dalla loro parte, si tratta di due ragazzi che fanno parte della mia storia calcistica. Signori l’ho visto nascere calcisticamente a Foggia ed esplodere alla Lazio, Totti l’ho visto prima esplodere e poi rinascere alla Roma nella mia seconda esperienza in giallorosso, quando qualcuno avrebbe voluto venderlo. Non posso scegliere tra i due".

"Calciopoli? Rifarei tutto, per il bene del calcio. Non so quale sarebbe stata la mia carriera se non lo avessi fatto; so, però, che nel mio secondo anno alla Roma arrivammo quinti con 21 punti sottratti per errori arbitrali. Avrei vinto lo scudetto? Faccia lei i calcoli... All’epoca non ero accettato dal sistema. Per lo meno in Italia. In quegli anni mi cercarono Real Madrid e Barcellona ma avevo un impegno morale con la Roma".