JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Zauli: “Fortunato ad allenare talenti come Miretti, Aké e Dragusin”

Zauli
L'ex tecnico della Juventus Under 23, che nella prossima stagione guiderà il Sudtirol in B, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport.

redazionejuvenews

Lamberto Zauli è pronto ad una nuova avventura. Il mister infatti ha lasciato la società bianconera dopo tre anni: uno alla Primavera e due nell'Under 23, che quest'anno ha guidato fino ai playoff nazionali, uscendo a testa alta contro il Padova, dopo il record di punti nella regular season. Il suo sostituto sarà Massimo Brambilla, reduce da molti successi con il settore giovanile dell'Atalanta. Il tecnico romano, dopo l'esperienza juventina salirà di categoria e allenerà il neopromosso Sudtirol in Serie B.

Zauli è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, alla quale ha parlato degli obiettivi stagionali della sua nuova squadra: "La salvezza. Non può essere che quello. Una squadra neopromossa, una società molto ben strutturata che però si affaccia in B per la prima volta. Alcuni ragazzi, protagonisti della splendida promozione, resteranno, altri stanno arrivando. Col direttore Bravo stiamo lavorando per completare la rosa. Lotteremo".

All'ex tecnico bianconero poi è stato chiesto se chiederà qualche giovane della Juventus: "No. Ho avuto la fortuna di allenare ragazzi di grande talento. Per dirne uno che adesso va avanti nel suo percorso, Miretti. Ma anche Aké, Dragusin. Ma loro proseguiranno per la loro strada, la società sa cosa deve fare. La Juve è stata una bellissima esperienza. Siamo arrivati in questa stagione ai quarti nei playoff perdendo col Padova. Pur allenando in Serie C si percepisce che si è in un top club a livello mondiale con ragazzi molto vicini al professionismo. La gratificazione è stata la consapevolezza di essere diventati squadra".

Il tecnico del Sudtirol infine ha parlato del rapporto che ha con i giovani, vista la sua esperienza: "Non faccio il bacchettone, non posso combattere i social che ormai fanno parte delle loro vite. Questi ragazzi sanno quello che vogliono, sono quasi professionisti, io devo aiutarli a diventare calciatori facendo capire loro che possono anche sbagliare".