Weah: “Mi sento a casa, gioco ovunque il mister voglia. Su Locatelli…”

Dal rapporto con la squadra al suo ruolo in campo fino al match contro il Real Madrid con il primo gol in bianconero, su assist di McKennie
juventus weah

Nella lunga intervista rilasciata a Tuttosport, il neo acquisto bianconero Timothy Weah si racconta a 360°. Ecco alcuni passaggi chiave. Sul primo gol con la maglia della Juve: “Beh, che dire: sono veramente felice…Vittoria bellissima per iniziare bene la stagione. Non potevo essere in un posto migliore con una squadra migliore quindi sono solo onorato e fortunato di essere in un grande club come la Juventus. Mi sento a casa”. Sul padre: Papà era felice, tutti erano felici e anche abbastanza nervosi per la prima partita, proprio con il Milan. Ma io ho giocato bene e la squadra in modo magnifi co: papà è stato contento, mi dà sempre consigli e mi dice di stare sereno”.

Sul ruolo: “Rispondo: ovunque l’allenatore voglia farmi giocare. Davvero, mi adeguo, sono a disposizione: gioco ovunque io possa aiutare la squadra. La mia posizione è l’esterno al momento e sto iniziando a sentimi a mio agio con il ruolo, con i ragazzi, sto imparando il gioco della squadra. Da esterno mi esprimo al meglio e sono felice al momento, ma per come gioco sono in grado di ricoprire diverse posizioni: sono pronto per qualsiasi cosa il mister Allegri abbia bisogno».
Su McKennie: Molto felice di aver avuto l’opportunità di giocare con lui. Avere fatto gol su un suo assist è fantastico: è un punto di riferimento per la Nazionale. E con la sua prestazione contro il Real Madrid, secondo me, ha dimostrato di essere uno dei centrocampisti top al mondo”.

E poi: “Il compagno che mi ha impressionato di più? Direi Loca, penso proprio a Manuel Locatelli: ha un piede è fantastico, la sua abilità nel fare passare il pallone in profondità, con il lancio lungo, è un aspetto che mi piace molto perché tra le mie caratteristiche c’è quella di correre e inserirmi sfruttando i palloni in verticale. Con la sua qualità mi ricorda un po’ Pirlo, un piccolo Pirlo diciamo: è molto bello da vedere in campo, secondo me diventerà una leggenda del calcio“. Sulla fase difensiva: “Sto ancora imparando a difendere: non è difficile, mi sto applicando, ma ci sono alcune cose che devo ancora apprendere e avere più chiare in testa. Sono aperto a imparare, ecco perché mi piace stare qui alla Juve: il coach, lo staff e i compagni mi aiutano molto. Speriamo di vivere una grande stagione: intanto è cominciata bene…”.