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Vieri: “Juve la delusione della stagione, non è accettabile giocare così male”

Vieri e Del Piero

L'ex calciatore, tra le altre della Juventus, ha fatto una disamina della Serie A e delle sue protagoniste, attaccando la Juventus e il suo gioco di questa prima parte di stagione

redazionejuvenews

La Juventus si ritroverà il 30 dicembre alla Continassa per preparare la seconda parte della stagione, che vedrà i bianconeri fronteggiare nelle prime tre partite dell'anno Napoli, Roma e Inter nella finale di Supercoppa Italiana. Subito tre sfide difficili, per calarsi al meglio nuovamente nella realtà del campionato, con i bianconeri che dovranno fare un girone di ritorno di gran lunga migliore di quello di andata. Quanto fatto dalla squadra di Massimiliano Allegri nel girone di andata infatti, non è all'altezza del blasone della squadra, che punta a riprendersi a partire dal nuovo anno.

L'ex giocatore, tra le altre della Juventus, Christian Vieri, ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere della Sera, dei bianconeri e della prima parte della stagione: "Cosa mi ha sorpreso in negativo? Il non giocare della Juventus. Vedo quasi tutte le squadre con un atteggiamento propositivo, offensivo, mentre la Juve è sempre molto indietro e offre un calcio sterile, fermo. È una delle società più importanti e prestigiose del mondo, ha giocatori superiori alla media, non può quindi giocare un calcio così brutto, non è accettabile. Mi ha colpito in negativo e fino ad oggi è sicuramente la grande delusione della stagione. Anche per questo, per lo Scudetto non vedo squadre più forti di Inter, Milan, Napoli e Atalanta".

Un pensiero poi anche sulla Nazionale di Roberto Mancini: "Ci siamo messi in un guaio enorme. Sarà dura battere la Macedonia e poi la Turchia o il Portogallo in trasferta. Ci sarà una pressione incredibile, e con tutta questa pressione è dura giocare. Se ci sono giocatori in grado di affrontare tale pressione? Sono ragazzi che hanno vinto un grande Europeo, conoscono valore e peso della maglia azzurra. Ripeto, serve uno step ulteriore: all’Europeo non c’era l’obbligo di vincere, bastava un bel torneo e un bel calcio. Ora devi invece passare i due turni, senza storie. L’Italia al Mondiale ci deve essere. Ripeto, sale la pressione e vedremo lo spessore di tutti i ragazzi".