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Tutti gli stadi della storia della Juventus

L'Allianz Stadium

Tutti gli stadi della storia della Juventus

redazionejuvenews

Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato un articolo con tutti gli stadi della storia bianconera: "I primi passi della vita della Juventus vengono mossi in un quartiere storico di Torino, la Crocetta. Qui vuole la leggenda che, nel 1897, su una panchina di fronte al Liceo “Massimo D’Azeglio”, sia stato fondato lo Sport-Club Juventus. Qui, nell’Officina Canfari, di cui ancora oggi si trova traccia in corso Re Umberto, sorgeva la prima sede sociale del Club. Qui, o quantomeno molto vicino al quartiere Crocetta, la Juventus, prima in maglia rosa, e poi, dal 1903, in tenuta bianconera, gioca le sue prime partite. Piazza D’Armi, Velodromo Umberto I, corso Marsiglia, Corso Sebastopoli. Tenete a mente questi nomi: disegnano un territorio nemmeno troppo vasto, e sono le sedi dei campi su cui la Juventus gioca per i primi 36 anni della sua vita, dal 1897 al al 1933.

Nella storia topografica di Torino c’è un luogo che, più di tanti altri, è stato nel corso dei decenni destinato a rappresentarla in modo unico: il luogo chiamato piazza d’Armi. Un’area nata inizialmente per ospitare raduni e parate militari, che al tempo in cui la Juve vede la luce è situata poco distante a dove oggi sorge l’attuale parco Olimpico, il Parco cavalieri di Vittorio Veneto (che i torinesi amano chiamare, appunto, Piazza d’Armi), per la precisione fra i corsi Matteotti, re Umberto, Stati Uniti e Vinzaglio. Qui sorge un campo, chiamarlo stadio è ancora eccessivo, in cui squadra che porta il nome della Gioventù disputa per due anni, fino al 1899, le partite non ancora ufficiali, e in cui rimane a giocare fino al 1903, (con due parentesi successive datate 1904 e 1907, e la seconda di queste ha una storia curiosa da scoprire).

L’11 marzo del 1900 la Juventus partecipa per la prima volta al Campionato Italiano di Football, giunto alla sua la terza edizione, non superando però le eliminatorie proprio li, in Piazza D’Armi, e perdendo 0-1 contro la Torinese. Il 18 marzo seguente però arriva sullo stesso campo anche la prima vittoria ufficiale, un 2-0 contro la Ginnastica Torino. E poi, nel 1903, arriva il l primo “trasloco”: la Juve si sposta nel vicino impianto chiamato “Velodromo Umberto I”.

E allora: torniamo in pieno quartiere Crocetta, fra via Vespucci e via Torricelli. Qui, nel 1895 viene costruito un impianto polisportivo, che ospiterà gare ciclistiche e, in seguito, motociclistiche: appunto il Velodromo intitolato all’allora Re D’Italia che, nel 1898, diventa sede ideale anche per le partite del Primo Campionato Nazionale di calcio. Un campionato a cui, va detto, la Juventus, nata da pochi mesi, ovviamente non partecipa (abbiamo detto poco fa che il suo esordio ufficiale avverrà, e non qui, due anni dopo). Vi prendono parte due squadre di Torino, chiamate “Torinese” e “Internazionale Torino”, ma il torneo viene vinto dal Genoa.

La Juve, dicevamo, viene a giocare qui dal 1 marzo 1903, e pochi mesi dopo, nel 1904, fa capolino, una figura allora centrale per il calcio di Torino. Si chiama Alfred Dick, è un imprenditore svizzero ed è Presidente della Juventus. Dick affitta il Velodromo, e vi fa costruire una tribuna di posti a sedere, dato che fino ad allora i primi sostenitori della Juve erano costretti a guardare le partite in piedi. Nel 1905, proprio qui, arriva quello che viene tuttora considerato il Primo Scudetto della Storia, con la vittoria del Campionato Prima Categoria, ottava edizione del campionato Nazionale.

Poi, però, accade un evento destinato, a suo modo, a cambiare e non poco la storia del calcio torinese: Dick, nel 1906, viene “defenestrato” dal consiglio direttivo della Juve, e per tutta risposta, fonda il 3 dicembre dello stesso anno un altro Club. Quel Club si chiama Foot Ball Club Torino, nasce dalla fusione fra i “dissidenti” della Juve con la Torinese. Stiamo parlando, ovviamente, del Toro, che al Velodromo avrà la sua sede fino al 1910.

Essendo il campo affittato a Dick, e non alla Juve, il Club bianconero è dunque costretto a tornare nel primo impianto, dove gioca ancora per tutto il 1907. Nel marzo 1908 si inaugura però il nuovo stadio in cui i bianconeri vanno a disputare le gare casalinghe. Un nuovo trasloco, una nuova casa: quella di Corso Sebastopoli, capienza 10 mila persone".