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Tebas: “Ritengo che la Champions sia pronta a non avere Real Madrid, Barcellona e Juve”

Il presidente della Juve Andrea Agnelli

Tebas ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, ha parlato nella conferenza stampa successiva a un meeting organizzato dall’European Leagues del tema Superlega e delle eventuali penalizzazioni che verranno inflitte a Real Madrid, Bercellona e Juventus dalla UEFA. Le sue parole in merito: "Personalmente ritengo che la Champions League sia pronta a non avere Real Madrid, Barcellona e Juventus. La Champions ha continuato a vivere senza il Manchester United per cinque anni. Il Milan è stato espulso dalle coppe europee e la competizione è sopravvissuta. Non sono essenziali in Europa. Ovviamente vorremmo che giocassero, ma i fatti sono i fatti e la UEFA deve agire. Non ho alcuna intenzione di entrare nella questione legale. Quello che ho detto è che noi, come Liga, non difenderemo nessuna squadra spagnola sanzionata. I fatti non hanno nulla a che fare con la nazionalità. Se la UEFA ha un accordo giuridico per sanzionarli, la Liga non dirà nulla. Difenderà la maggior parte dei suoi club, non uno o due".

 Juventus

A proposito di Juventus ha parlato Cristiano Ronaldo sui suoi profili social analizzando la stagione dei bianconeri: "La vita e la carriera di ogni top player sono fatte di alti e bassi. Anno dopo anno affrontiamo squadre fantastiche, con giocatori straordinari e obiettivi ambiziosi, quindi dobbiamo sempre dare il massimo per mantenerci a livelli di eccellenza. Quest'anno non siamo riusciti a vincere la Serie A, complimenti all'Inter per il meritato titolo. Devo comunque valorizzare tutto quello che abbiamo realizzato in questa stagione alla Juventus, sia in termini collettivi che individuali. La Supercoppa Italiana, la Coppa Italia e il trofeo Serie A Top Scorer mi riempiono di felicità, soprattutto per le difficoltà che portano con sé, in un Paese dove nulla è facile da vincere. Con questi traguardi ho raggiunto un obiettivo che mi ero prefissato sin dal primo giorno in cui sono arrivato in Italia: vincere il Campionato, la Coppa e la Supercoppa, ma anche essere Miglior Giocatore e Capocannoniere in questo grande Paese calcistico pieno di giocatori straordinari, club giganti e una cultura calcistica molto personale. Ho già detto che non inseguo i record, i record mi inseguono".