news

Tacconi migliora, il medico: “Migliora, la riabilitazione potrebbe non essere lunga”

Tacconi migliora, il medico: “Migliora, la riabilitazione potrebbe non essere lunga” - immagine 1

Aggiornamenti sulle condizioni dell'ex portiere della Juventus e della Nazionale che è stato ricoverato a seguito di un ictus che lo ha colpito

redazionejuvenews

L'ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana Stefano Tacconi ha lasciato tutti senza fiato alcune settimane fa, quando è stato ricoverato a seguito di un ictus. Le condizioni dell'ex giocatore stanno migliorando, e a parlarne sono stati il figlio Andrea e la moglie Laura, intervistati a Mattino Cinque: "I medici mi avevano preparato alla cosa più grave. Mi avevano detto che avrebbe potuto non farcela perchè era in situazioni gravissime. Il primo giorno è stato difficilissimo perché non sapevamo nulla. È ancora intubato, ha avuto miglioramenti incredibili nell'ultima settimana, è la settimana della respirazione e gli stanno iniziando a togliere l'ossigeno per spostarlo in un nuovo reparto. I primi test stanno andando bene. Dopo cinque giorni ha avuto un vasospasmo: il cervello ha subito talmente tanto stress che ci sono altre perdite di sangue, è successo subito. Ha avuto anche la febbre e la polmonite. Sembra aver superato tutto ora".

"Non voleva preoccupare Andrea e ha cercato di reggere" le parole della moglie. "È andato in coma immediatamente. Ad Asti hanno capito la gravità e l'hanno trasferito d'urgenza ad Alessandria per operarlo subito. È stato fortunato. La situazione era gravissima. Io ero a casa e stavo preparando la cena per il mio compleanno, la mattina non li ho sentiti ed ero stupita ma non preoccupata. Alle 14.14 mi è arrivata una chiamata da Asti, era la dottoressa dell'ospedale e mi comunicava che Stefano aveva avuto un'emorragia celebrale. Non ci potevo credere. Mio figlio mi ha detto di prepararmi al peggio. È vigile da sempre, noi gli parliamo sempre dal primo giorno, ringraziamo i tifosi che sono stati eccezionali nel darci affetto. La testa è sempre da lui. Mi sento sempre in quella stanza. Pensieri? È stata un'altalena di terrore, fiducia, speranza. Mi addormentavo con le preghiere di San Giovanni Rotondo perchè Stefano andava sempre là. A dormire non si riesce mai.".

A conclusione sono arrivati gli aggiornamenti del Dottor Barbanera: "Stamigliorando, è già stubato ma di notte usa il casco divenuto noto per il Covid. In reparto dovrà sistemare un drenaggio. La riabilitazione potrebbe prospettarsi non così lunga e non così difficile. Ci sono sempre dei fattori non prevedibili ma per come lui ha svoltato in questi giorni sarei ottimista per un buon recupero. Il segno di vittoria per la Juve? Non è così importante, lo è molto di più la risposta al vasospasmo perché significa che il cervello risponde bene".