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Spalletti: “Raspadori sarebbe il sostituto naturale di Mertens”

Spalletti
L'allenatore del Napoli, in un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato dei temi del calciomercato e della prossima stagione di Serie A.

redazionejuvenews

Il Napoli, dopo il terzo posto dello scorso campionato, si prepara a ripartire in Serie A con una rosa che ha subito diversi cambiamenti. Di questo ha parlato il tecnico dei partenopei, Luciano Spalletti, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Sulla questione dell'addio di Dries Mertens"Non sono stato io e non è stato il club a non volerlo ancora con noi. Avrebbe potuto darci una grande mano, ma la società gli ha fatto una proposta e lui non l'ha accettata".

E proprio al posto del belga, potrebbe arrivare dal Sassuolo Giacomo Raspadori, che interessa anche alla Juventus: "Sarebbe il sostituto naturale di Mertens. Raspadori avrebbe tutte le caratteristiche per darci una mano. Giovane, forte, versatile in tutti i ruoli dell’attacco, intelligente e soprattutto educato. Ha personalità, e noi ne abbiamo persa un po’ nel passaggio da un ciclo all’altro. Vediamo, con lui saremmo nella giusta direzione".

In casa azzurra c'è stata una rivoluzione, con diversi addii e nuovi arrivi: "Il nuovo Napoli va nella direzione dei giovani forti, del ridimensionamento degli ingaggi e della filosofia della sostenibilità. Attorno a noi c'è scetticismo, mi dispiace perché ce la stiamo mettendo tutta per farci trovare pronti. Grazie a un mercato che, entro certi limiti, sia funzionale alle nostre esigenze".

Sulla corsa Scudetto: "Tra Milan, Inter e Juventus ci siamo noi, siamo pagati per fare risultati. E ci proveremo. Non esiste una squadra forte sulla carta, le squadre sono molte cose insieme. Noi dobbiamo essere bravi a sopperire a qualche limite con la personalità e il gioco. Leader? Sono i giocatori che devono esserlo. Osimhen è uno che può diventarlo".

Il Napoli si era interessato a Paulo Dybala, prima che la Joya si trasferisse alla Roma: "Non è arrivato, sento dire qua e là. Il tentativo è stato fatto dalla mia società, poi devi fermarti quando ci sono gli steccati. Il rapporto con il presidente è diretto, frontale. Per incontrarci a volte sono necessari compromessi caratteriali: a volte abbozzo io, altro volte lo fa lui. Siamo due persone forti".