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Sabatini: “Vlahovic? Una roba ignobile. Insopportabile. Come fai a non avere nessuna riconoscenza…”

Sabatini: “Vlahovic? Una roba ignobile. Insopportabile. Come fai a non avere nessuna riconoscenza…” - immagine 1

Il direttore sportivo della Salernitana ha parlato

redazionejuvenews

Walter Sabatini, direttore sportivo della Salernitana, ha parlato in una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport: "Pirlo? Era un’ipotesi. Non decollata, non per colpa sua. Ero alla ricerca di entusiasmo. Pretendevo entusiasmo. Era difficile, mi rendo conto. I dubbi prevalenti di Andrea erano legittimi. Ribery? Il giorno dopo il mio arrivo, mi fa: “Direttore, io non ce la faccio più a stare a Salerno. La gente ride quando perdiamo. A me non viene da ridere quando perdo”. Dove cazzo vai, Franck, te ne vai ora che arrivo io? Il giorno dopo mi dice: “Ci ho ripensato, resto”. E io: “Guarda che lo scenario è cambiato, ho preso tanti giocatori nuovi, potresti non essere sicuro del posto”. “Vorrà dire che mi batterò…”. Capisci che umiltà? I grandi come come lui odiano perdere.

Vlahovic? Una roba ignobile. Insopportabile. Come fai a non avere nessuna riconoscenza per la società che ha creduto in te? Lo stesso vale per Donnarumma con il Milan. Qui entrano in gioco le qualità umane. Mourinho? Mourinho è un teatrante di successo, io invece voglio fare il calcio vero. Lui potrà rispondere che ha vinto tutto e io niente. Avrebbe ragione, ma non cambio la mia risposta. Lui va bene per un certo tipo di squadra, un certo contesto, un certo tipo di obiettivo. Guardo i risultati. Lascia stare le partite perse. I giocatori messi al rogo, declassificati. Mi pare tutto molto discutibile.

Bologna? Userò una citazione da Troisi: Pensavo fosse amore e invece era un calesse. Sono stato dimesso da Saputo dopo una brutta sconfitta in casa. Gli avevo comunicato che ero a sua disposizione per qualunque decisione volesse prendere. La mattina dopo è venuto in ufficio: è meglio che le nostre strade si dividano. L’unica è che gli stavo sul cazzo. Perché, complessivamente, sono un uomo che sta sul cazzo, alle persone, spesso ai presidenti".