Sabatini: “Rigore per il Bologna? Altri episodi a sfavore della Juventus”

Sandro Sabatini ha analizzato gli episodi arbitrali di Juventus-Bologna: oltre al mancato rigore, il giornalista ha sottolineato altri casi
L'annuncio di Sabatini sull'infortunio di Pogba

Nel suo editoriale su calciomercato.com, Sandro Sabatini ha disaminato tutti gli episodi arbitrali più rilevanti di Juventus-Bologna. Ecco cosa ha detto: “Nel primo tempo c’era una sospetta spinta spalla-schiena su Chiesa e una mano bolognese di varia interpretazione su cross rasoterra di Weah. Sul primo episodio, non è intervenuto l’arbitro Di Bello che era vicino. Sul secondo, ha lasciato correre (giustamente) il Var Fourneau. In entrambi i casi le interpretazioni precedenti hanno alimentato confronti non univoci: la situazione peggiore per qualsiasi arbitro. Parliamoci chiaro: su spinte spalla-schiena e su mani in area, c’è sempre discussione. E spesso decisioni diverse per episodi simili”. 

Il mancato rigore contro la Juve

Successivamente, il giornalista si è concentrato sull’episodio più discusso della partita della Juventus: “Whatsapp nell’intervallo o meno, si presume che l’arbitro e il Var siano rimasti condizionati dalle due decisioni prese (o “non prese”, dipende dai punti di vista) nel primo tempo. Così è scattato il corto circuito che ha portato Di Bello a vedere solo quello che “voleva” vedere, quando invece si nota dalle immagini che è evidentemente impallato. La segnalazione del fallo di Iling spetterebbe d’autorità al Var. Invece… Invece si evidenzia un’altra opacità della stagione appena iniziata. A inizio estate, il designatore Rocchi aveva promesso la diffusione degli audio Var per spiegare e chiarire gli episodi più clamorosi. A metà estate hanno riferito che questa utilissima novità sarebbe iniziata dopo le prime tre giornate e la sosta. Quindi a fine estate avremo davvero gli audio. Ma dopo quanti giorni? Per quali episodi? Sarà la soluzione per limitare sia gli errori? E le polemiche? Saranno una play list di “vai a vedere al Var”, per scongiurare poi l’accusa di mancato intervento?”.

Le conclusioni di Sabatini

Il giornalista ha concluso la sua analisi dicendo: “Gli interrogativi sono infiniti, come le proposte per migliorare. Ma partiamo dalla base: gli arbitri non sbagliano in malafede. Semplicemente sbagliano, come i giocatori e gli allenatori. Gli errori sono quindi ammissibili, ma a patto che le decisioni siano uniformi e tutte uguali. Sulle spinte spalla-schiena si notano fischi variabili sia in campo sia in area. Sulle mani, anche. Tormentati dalle decisioni di libera interpretazione, gli arbitri perdono prontezza e serenità per quelle invece lampanti e clamorose: tipo il fallo di Iling su Ndoye“.