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Ronaldo: “Se rimango alla Juve? Ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore”

Cristiano Ronaldo

L'attaccante ha parlato

redazionejuvenews

Direttamente dal ritiro del Portogallo ha parlato Cristiano Ronaldo in conferenza stampa: "Mi sento a mio agio nel giocare in attacco, al centro, a destra, a sinistra. Dove è meglio giocare per aiutare la squadra a vincere, non è cruciale la mia posizione ma vincere. A prescindere dal fatto che giochi o meno nella mia posizione preferita: finché vinciamo e riesco ad aiutare la mia squadra, mi piace giocare ovunque. Primo a giocare 5 fasi finali all'Europeo? Non sono sopraffatto, è un bel record. Ma la cosa più importante sarà provare a vincere di nuovo gli Europei. Stiamo lavorando bene, sin dalla prima sessione di allenamento. Siamo tutti pronti e domani spero che potremo partire col piede giusto. È importante iniziare con una vittoria. La tifoseria sarà dalla loro parte, ma è bello giocare in uno stadio pieno: sono pronto. Cancelo? Se ci confrontiamo su qualcos’altro, ci distraiamo. È un peccato che Joao debba saltare il torneo, ma siamo tutti parti di una squadra. Basta parlare di Covid, ne siamo stanchi come tutti al mondo. Io l’ho dovuto affrontare, è una cosa molto triste, ma siamo concentrati sull’Europeo: sarà il primo per molti giocatori e niente ci può colpire".

 Cristiano Ronaldo

"Addio alla Juve? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita. Portogallo? Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno. A livello personale, non sono lo stesso giocatore che ero otto, sei o cinque anni fa. Si cambia sempre, la cosa più intelligente per un calciatore è la capacità di adattarsi. Sono maturo, se uno vuole giocare per tanti anni deve sapersi adattare: i numeri parlano, dai 18 ai 36 anni mi sono sempre adattato alle situazioni che ho trovato e sono sempre riuscito a vincere, sia a livello individuale che di squadra. Penso di essermi sempre saputo adeguare alle novità, per tutta la mia carriera".