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Juve, la Procura indaga sulle commissioni agli agenti dei minorenni

Matias Soule
La Procura di Torino indaga sulle commissioni pagate dalla Juve ad alcuni procuratori su operazioni che riguardano dei giocatori minorenni

redazionejuvenews

L'argomento al centro delle cronache è quello dell'inchiesta Prisma, che vede coinvolta la Juventus. Ogni giorno ci sono nuovi sviluppi e informazioni e c'è un'altra novità, svelata dal Corriere di Torino. La Procura di Torino sta continuando a indagare sulle "opacità" e "illiceità" in cui la Juve avrebbe operato con alcuni procuratori sportivi. Secondo gli inquirenti infatti, oltre ai tentativi di aggiustare il bilancio, ci sarebbero stati casi in cui è avvenuto un "aggiramento della normativa sportiva circa l’impossibilità di concludere un mandato (con previsione di provvigioni) a soggetto terzo, prima dei 18 anni".

Secondo il quotidiano, un esempio sarebbe quello che i pm avrebbero denominato "affaire Soulé". Nello specifico ci sarebbe stato un "incarico fiduciario" consegnato al notaio Tardivo, con data 9 ottobre 2019, sottoscritto da Cesare Gabasio e Santiago Liotta, per il "potenziale conferimento, al compimento della maggiore età di Soulé, di origine argentina, di un futuro mandato esclusivo per l’eventuale rinnovo di contratto". L'ipotesi è che si tratti della "classica postergazione fittizia del mandato".

Ma oltre a quella del talento argentino, altre operazioni sono finite nel mirino della Procura. A Giorgio Parretti vengono ricondotti 60mila euro ascrivibili ad accordi assunti con Cherubini per "riscatto Da Graca", all'epoca minorenne. A Giuseppe Galli invece "50mila euro per 16/17 trasferimento Riccio + 18/19 primo contratto Riccio", si legge. Anche lui all'epoca dei fatti era minorenne. Un altro filone da seguire. Nel frattempo piovono novità in casa Juventus, dal "tradimento" di Ronaldo al Marotta bis, passando per i talenti del Mondiale sul taccuino di Cherubini<<<