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Pogba: “Con la Roma saremo pronti, conosciamo la loro storia con noi”

Paul Pogba

Il calciatore del Manchester United ha parlato

redazionejuvenews

Ieri sera la Roma ha raggiunto la semifinale di Europa League, eliminando l'Ajax di Ten Hag. Dopo la vittoria per 1-2 ottenuta la scorsa settimana ad Amsterdam, i giallorossi hanno pareggiato per 1-1 la partita di ritorno giocata ieri sera a Roma e si sono qualificati per la semifinale del torneo, che giocheranno contro il Manchester United di Paul Pogba. La squadra inglese infatti si è qualificata dopo il doppio 2-0 rifilato al Granada a domicilio e in casa, ed è pronta a sfidare i giallorossi nella semifinale della Coppa. L'altra semifinale vedrà affrontarsi Arsenal e Villareal, qualificatesi rispettivamente contro Slavia Praga e Dinamo Zagabria.

Al termine della sfida di ieri sera, il centrocampista del Manchester United Paul Pogba ha parlato intervistato dai microfoni di Sky Sport: “Adesso giocheremo contro la Roma, ci faremo trovare pronti. Conosciamo la nostra storia con loro, anche questo può avere un ruolo. Il nostro obiettivo è conquistare il trofeo, quindi dovremo batterli”.

Parole chiare del Polpo, che a fine anno potrebbe lasciare i Red Devils per tornare alla Juventus: Paratici si sta muovendo in questa direzione, e i contatti con l'agente Mino Raiola sono continui, per trovare la formula migliore per il trasferimento. Pogba intanto è tranquillo, soprattutto per la presenza di Solskjaer, che ha paragonato, sempre dopo la partita di ieri sera, a Josè Mourinho: "Con Solskjaer è tutto diverso rispetto a prima con Mourinho. Lui non andrebbe mai contro i giocatori. Potrebbe non mettere un giocatore in rosa, in campo, ma non lo abbandonerà mai come se non esistesse più. Questa è la differenza tra Mourinho e Solskjaer. Ad un certo punto, ho avuto un buon rapporto con José e tutti lo hanno visto. Ma poi arriva il giorno, magari proprio quello successivo, e non capisci cosa sia successo. Ho attraversato questa strana storia con Mourinho e non posso spiegarlo perché neppure io l'ho capito