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Paratici: “Mai messo in discussione valori e meritocrazia. Ma hanno parlato proprio tutti..”

Il Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici

Il dirigente bianconero ha parlato prima della partita

redazionejuvenews

La Juventus è attesa tra pochi minuti dalla sfida contro il Parma, valevole per la trentaduesima giornata del campionato italiano. I bianconeri dovranno cercare a tutti i costi la vittoria, per non complicare ulteriormente la corsa alla prossima Champions League che li vede attualmente al quarto posto in classifica con due punti di vantaggio dal Napoli quinto. Tappa cruciale quindi per Andrea Pirlo, che nella prossima giornata affronterà poi la Fiorentina a Firenze. I bianconeri dovranno anche essere bravi a non farsi distrarre dalle voci esterne, che vedono il calcio nel caos a causa della Superlega, progetto che a distanza di 48 ore dalla sua nascita è già praticamente finito, come ammesso anche da Andrea Agnelli: "Voglio essere franco e onesto, non penso che il progetto possa continuare con 5 o 6 squadre. Non parlerei tanto di dove è andato questo progetto, piuttosto del fatto che resto convinto della sua bellezza, del valore che si sarebbe sviluppato a piramide, della creazione della più bella competizione al mondo  ma evidentemente non sarà così. Voglio dire che non credo che il progetto possa andare avanti".

A pochi minuti dal calcio d'inizio, il Chief Football Officier della Juventus Fabio Paratici ha parlato intervistato dai microfoni di DAZN.

“Sono state settantadue ore uniche, noi pensiamo e rimaniamo convinti della bontà dell’idea del progetto, che sia stata e che sia un’occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio è a tutta la struttura. Come tutti i cambiamenti, logicamente ci voleva tempo per metabolizzare. Io ricordo quando c’è stato il passaggio dalla Coppa dei Campioni che era solo per i vincenti dei campionati alla Champions aperta alle squadre seconde terze e quarte. Fu un grande shock poi piano piano ci si è abituati. Noi abbiamo vissuto quella del nostro logo, un altro grande cambiamento che inizialmente è stato recepito male per poi avere grande successo”.

“Noi rispettiamoci le opinioni di tutti. Ma in queste settantadue ore credo che avrò sentito parlare veramente tutti, e con tutti intendo proprio tutti. Credo che per parlare di un argomento si debba essere innanzitutto preparati, io non parlo di medicina con un professore che opera. Il calcio è un argomento molto più popolare, rispettiamo le opinioni di tutti e tutti quanti, tanto più i tifosi che sono molto importanti, e lo vediamo adesso che non ci sono che ci mancano tantissimo. Però allo stesso tempo non posso neanche considerare tutte le interviste a tutte le idee e opinioni di tutti. I valori e la meritocrazia nessuno li mette in dubbio, tantomeno noi”.

“Dybala è sempre importante, non è importante quando gioca 15 minuti 30 minuti, 90 minuti. L’importante è  anche solo averlo a disposizione è importante per il gruppo e per l’ambiente è una persona innanzitutto e poi un calciatore molto importante per la Juventus”.