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Avv. Paniz: “Juve condannata con prove che non sono tali”

Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Andrea Agnelli, Federico Cherubini
Il legale, presidente dello Juventus Club Parlamento, ha parlato a Tuttosport della penalizzazione inflitta ai bianconeri per le plusvalenze

redazionejuvenews

L'avvocato Paniz, presidente dello Juventus Club Parlamento, ha parlato a Tuttosport della penalizzazione della Juventus. Queste le sue dichiarazioni: "Il club Parlamento si riunirà il 21 e deciderà i passi da compiere. La prima cosa da dire, tuttavia, è che quell’appello è stato condiviso anche da tifosi di altre squadre che considerano abnorme quanto sta accadendo e, in fondo, un danno anche per loro squadre. I tifosi del Napoli, per esempio, non penso siano contenti di vincere lo scudetto senza vedere la Juventus nelle prime posizioni, ma tagliata fuori da questioni pseudo-giudiziarie".

L'Articolo 4: "Certo che esiste, ma perché è stato ascritto solo ai dirigenti juventini e non alla società Juventus. Bisogna distinguere le due posizioni. Perché, se un dirigente commette irregolarità, può essere giusto punirlo, ma meno giusto è punire il club se non ha responsabilità diretta, perché così vengono puniti milioni di tifosi, gli azionisti e financo i giocatori. E poi non ci sono i presupposti giuridici per l’applicazione dell’articolo 4. Perché la violazione, in questo caso sull’utilizzo delle plusvalenze, non esiste perché dovrebbero essere regolamentate da una normativa che in realtà non c’è. Se si vuole punire una squadra per averle sfruttate, dovrebbe esserci una norma che impedisca di farlo. E anche per l’articolo 4 serve una violazione oggettiva e riconosciuta da una norma".

L'avvocato ha continuato: "Per condannare la Juventus a livello sportivo si è considerato alterato il risultato del campo senza dire perché e sono state utilizzate prove che in realtà tali non sono. Si tratta di meri indizi di prova che non hanno nemmeno superato un minimale esame di affidabilità, nemmeno quello di un Gup che potrà decidere per il rinvio a giudizio. Sapete in quante occasioni, nella giustizia penale, le richieste dei pm finiscono con una sentenza di condanna? Meno del 10%. Nel restante oltre 90% non succede nulla. Se la questione della Juventus rientrasse a livello penale in quel 90%, allora ci renderemmo conto che sono state utilizzate come prove indizi che la Giustizia ordinaria non ha poi considerato efficaci? Non solo. Sono andato a controllare lo storico delle richieste di revocazione del processo ed è un evento rarissimo per la Corte d’Appello Federale. E ho trovato molte decisioni tutte contrarie, anche in presenza di sentenze della giustizia penale con dirigenti sportivi già condannati o, per lo meno, rinviati a giudizio. Qui c’è solo la richiesta di rinvio a giudizio. Perché la Juventus ha ricevuto un trattamento diverso?", si chiede Paniz.