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Moratti: “La Juve ha deciso di non giocare questo campionato. Su Conte…”

Moratti

Le parole dell'ex presidente interista

redazionejuvenews

Intervistato dai microfoni di Repubblica, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha così parlato della Juve:

"Direi che la Juventus ha deciso di non giocarlo questo campionato. Il calcio a volte ti fa dire cose cattive al di là delle ragioni e dei torti. Non rinnego adesso le mie convinzioni di allora, forse userei parole differenti per esprimerle. E il calcio, non dimentichiamolo, è anche una impresa. Succede che quelli bravi da avversari lo diventino ancora di più quando li porti dalla tua parte. Sono le leggi del mercato. Marotta sarebbe un ottimo amministratore delegato in qualsiasi grande società. L’Inter non lo ha preso per fare dispetto alla Juve. Antonio Conte è il simbolo della stagione, ha saputo giocare più di un ruolo in commedia e lo ha fatto a modo suo, consapevole delle difficoltà che aveva attorno. Ha sorretto, blandito, minacciato, recuperato anime sconfortate e armonia dell’ambiente".

Moratti si era così espresso in merito alla vittoria dello scudetto da parte dei nerazzurri:

"Sono contentissimo, è un’emozione meravigliosa. E senza essere più presidente l’avvicinamento a questo scudetto l’ho vissuto con più libertà. L’unica scaramanzia che mi sono concesso è stato non rispondere a voi giornalisti negli ultimi giorni".

Degli scudetti vinti dalla sua Inter, questo quale le ricorda?

"Direi quello del 2007, che vincemmo con distacco, in fuga, e facendo tutti i record possibili. Per il resto, ci è sempre toccato lottare fino all’ultimo, sia con Mancini sia con Mourinho".

A chi va il merito principale di questa vittoria?

"Antonio Conte ha fatto un lavoro eccezionale. La dirigenza lo ha supportato. I giocatori vorrei citarli tutti, ma dovendo scegliere dico Lukaku, Barella e Hakimi, che al primo anno ha fatto cose incredibili. Eriksen è stata la bella sorpresa di questa seconda parte di campionato. Ed è stato bravissimo Handanovic, a cui i tifosi dovrebbero perdonare i pochi piccoli errori che ha fatto, compensati da prestazioni eccezionali nelle partite che contano".