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Qatar 2022, l’ex Juve Marchisio: “Francia favorita. Deschamps grande allenatore”

Claudio Marchisio
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex Juve Marchisio ha parlato della finale del Mondiale tra Francia e Argentina

redazionejuvenews

Oggi alle 16:00 andrà in scena la finale del Mondiale tra Argentina e Francia. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex Juve Marchisio ha detto la sua: "Se sarà equilibrata, la panchina migliore della Francia potrà essere un fattore. La squadra di Deschamps non ha molti punti deboli ed è completa. L’Argentina è partita male, poi è cresciuta, ma ha meno qualità e meno esperienza. Non è bella da vedere, ma ha acquisito fiducia in se stessa. Sono curioso di vedere l’Argentina per la prima volta contro un attacco dal grandissimo potenziale. È impressionante, comunque, la continua crescita di Alvarez. Sorrido quando vedo la sua foto da ragazzino con Messi che era il suo idolo: adesso Leo gli fa gli assist al Mondiale. Ricordo quando il mio idolo era Del Piero e poi Ale mi fece l’assist per il mio primo gol in A".

Marchisio ha avuto Deschamps come allenatore quando la Juve era in Serie B: "All’inizio per tutto l’ambiente non era facile, perché la Juve era in B. Per me, però, era bello essere guidato non solo da un allenatore già importante, visto che era arrivato in finale di Champions con il Monaco, ma anche da un ex campione che andavo a vedere allo stadio. Pensavo che avrebbe potuto farmi crescere sotto tanti aspetti. Deschamps mi diede grande fiducia e mi fece debuttare in Coppa Italia a Martina. Quella sera, però, non sentii la pressione. Ben diversa la situazione quando feci l’esordio in campionato sostituendo Trezeguet contro il Frosinone nel finale. Cercai di sbagliare il meno possibile".

"È pragmatico e conosce molto bene le qualità e i limiti della sua squadra e non è una cosa scontata - ha continuato. Della sua Francia mi piace come sta in campo: qualunque cosa succeda, dà l’idea di poterla gestire. E nelle gare equilibrate trova sempre un modo per fare la differenza. Legge bene le partite. Equilibrio? Il passaggio da Lucas a Theo Hernandez, che è più offensivo del fratello, avrebbe potuto creare qualche scompenso, ma così non è stato. E poi c’è Griezmann che è diventato un tuttocampista ed è imprescindibile".