Moggi: “De Laurentiis non lascerà andare Giuntoli alla Juventus”

Moggi ha parlato del possibile arrivo di Giuntoli: secondo l'ex dirigente bianconero De Laurentiis non lo lascerà partire per la Juventus
Luciano Moggi

La Juventus aspetta da tempo il nuovo direttore sportivo. Il posto vacante da mesi, è uno dei primi passi su cui la società dovrà riflettere quando la stagione attuale sarà terminata. Da tempo, si è parlato di un indiziato numero 1: Cristiano Giuntoli, attuale ds del Napoli. Grazie a mosse dimostratesi vincenti nei fatti, il direttore sportivo dei partenopei è diventato tra gli artefici della vittoria del terzo Scudetto della squadra. Ecco perché Giuntoli stuzzicherebbe i desideri dei vertici bianconeri, desiderosi di aprire un nuovo ciclo vincente. Il ds è però sotto contratto con il club azzurro per altri due anni. Per poter liberarsi avrebbe bisogno di trovare un accordo con il presidente.

Affare Giuntoli: l’opinione di Moggi

Sulle colonne di Libero, ha affrontato questo argomento l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi. La tesi dell’ex bianconero è che difficilmente il presidente Aurelio De Laurentiis permetterà a Giuntoli di essere ingaggiato proprio dai bianconeri. Ecco cosa ha detto: “Noi, abbiamo imparato a conoscere De Laurentiis attraverso le sue dichiarazioni. Pensiamo che sappia esercitare bene e con fermezza il mestiere di padre-padrone, sempre alla ricerca di indebolire gli avversari e fortificare la sua proprietà. Per cui siamo portati a pensare che Spalletti, se vorrà andarsene dal Napoli, sarà costretto a star fermo per un anno. Questo per evitare la concorrenza di altre società. E che De Laurentiis non lascerà partire Giuntoli, oltretutto vincolato ancora da un anno di contratto. Soprattutto in direzione Juve che rappresenta per lui il nemico storico”.

Moggi sul caso Juve

Infine, Moggi ha commentato anche la sentenza che ha portato alla penalizzazione di 10 punti alla Juventus. Nel farlo, l’ex dirigente si è ricollegato a quanto accaduto ai tempi di Calciopoli: “Insomma, il solito ‘sistema’ di calciopoli. Per la verità difeso male dall’avvocato della Juve che costò la condanna di persone che non avevano commesso reati, né chiuso arbitri nello spogliatoio. A vantaggio di qualche altra squadra, a quel tempo anche allineata, ma soprattutto molto coperta, che poi in quell’anno vinse pure la Champions”. Una ferita sempre aperta a distanza di quasi 17 anni della sentenza e che condusse la Juventus alla retrocessione in Serie B.