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Mirabelli: “L’Inter vincerà serenamente, tranquillamente e comodamente lo scudetto”

Antonio Conte e Andrea Pirlo durante la sfida dell’Allianz Stadium

L'ex direttore sportivo del Milan ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan, ha parlato ai microfoni di Tele Lazio Nord di vari argomenti tra cui la lotta allo scudetto nel campionato di Serie A, i suoi rimpianti in rossonero e la proposta all'Inter di ingaggiare Paulo Fonseca come allenatore. Queste le sue parole: "Io credo che l’Inter, con una rosa ed un allenatore importante, si avvia a vincerlo. Pensavo che a contenderglielo poteva essere l’Atalanta, Poi i bergamaschi, con questa Champions, si sono un po’ distratti, altrimenti sarebbero una squadra importante. Oggi sono un po’ in ritardo, però credo che l’Inter vincerà serenamente, tranquillamente e comodamente lo Scudetto. La vera lotta sarà la Champions e saranno dolori per chi non ci andrà. Se mi piace Fonseca? Molto. Quando ero all’Inter, oltre a studiare i giocatori amavo studiare anche gli allenatori: lui era al Braga, andavo spesso lì perché lui faceva veramente giocare bene la sua squadra, ti lasciava quell’impronta importante. Allenatore visionato già all’epoca. Sappiamo le difficoltà di Roma, ma lui sta facendo un grande lavoro e spero che la società se lo tenga stretto. Se l’avevo proposto all’Inter? Ci eravamo andati vicino, avevamo parlato anche con il suo entourage".

 Gigi Buffon abbracciato a Danilo, Matthijs De Ligt e Merih Demiral al termine della sfida vittoriosa contro l'Inter

Poi ancora: "Miei rimpianti al Milan? Kessie e Cahlanoglu i miei migliori, credo che possiate vederli anche ora. Il più grande rimpianto invece, che non sono riuscito a farlo né all’Inter né al Milan è Aubameyang: ho cercato di portarlo sin da quando non era praticamente nessuno, dato che, mentre lavoravo all’Inter lui era stato mandato via dal Milan ed era finito al Saint Etienne. Non costava nulla, non riuscì però a convincere la mia ex squadra a prenderlo. Quando andai al Milan anche ci riprovai, parlando anche col ragazzo che nel frattempo era passato al Borussia Dortmund".

 

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