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Marino: “Da bambino tifavo Juve ma domani andiamo senza paura e per provarci”

Il tecnico ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Dopo aver vinto la Supercoppa Italiana contro il Napoli ed aver ripreso la sua corsa in campionato con la vittoria sul Bologna, la Juventus è pronta a rituffarsi nella Coppa Italia, con i bianconeri che scenderanno domani sera in campo contro la SPAL. Il tecnico dei biancazzurri Pasquale Marino, ha parato intervistato dai microfoni di Tuttosport, presentando la sfida di domani: "Sicuramente è qualcosa di inaspettato. Contro il Sassuolo ci ha girato bene la sorte in qualche episodio e l’espulsione di Djuricic ha spianato la strada. Però la fortuna te la devi anche andare a cercare e noi siamo stati bravissimi da questo punto di vista: i ragazzi si sono sacrificati e hanno disputato una grande partita. Speriamo di non aver esaurito tutti i jolly con la dea bendata nel turno precedente... (risata). Una cosa è certa: contro la Juventus sarà durissima. Ma ci presenteremo allo Stadium per provarci, non in gita di piacere. I pronostici sono per loro e noi abbiamo poche possibilità, però faremo il massimo per tentare l’impresa. Rigori? Dov’è la penna? Firmerei ora, non domani."

"Per fortuna la Spal fino allo scorso anno era in Serie A e la maggior parte dei miei ragazzi ha già sfidato Cristiano Ronaldo. Così di sicuro evitiamo il rischio di selfie o distrazioni. Egoisticamente, se mancasse CR7 o qualche altro campione non sarebbe poi così male. Però la Juvenus ne ha davvero tanti, di grandi giocatori."

"Sono di Marsala e, come molti siciliani, sono cresciuto tifando per la Juventus. Merito di Anastasi prima e poi di Bettega, Platini, Roby Baggio. Eppure... Nei confronti con la Juventus sono in attivo. Io non sono abituato a tenere il conto delle vittorie. Ma questo è un caso diverso: i miei migliori amici Carlo, Carmelo e Ciccio, tutti siciliani tifosissimi della Juve, mi rinfacciano sempre di aver battuto quattro volte i bianconeri tra Udinese e Parma e mai l’Inter. Addirittura con i nerazzurri di Mourinho perdemmo per due volte nei minuti di recupero. La fede è fede: questi tre miei amici sono come fratelli per me, però mi hanno già detto che domani tiferanno per la Juve e non per la mia Spal."