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Juventus Women, Braghin: “Il professionismo è stata una grande conquista”

L'Head of Juventus Women parla della formazione di Rita Guarino e del calcio femminile

redazionejuvenews

La Juventus Women è una bellissima realtà del calcio femminile italiano. La formazione allenata da Rita Guarino è una delle migliori in Europa ed è la più forte in Italia, vincendo tre Scudetti consecutivi e viaggiando a tutto ritmo verso il quarto trofeo consecutivo. A Juventus TV ha parlato Stefano Braghin, Head of Juventus Women: "Bilancio? Molto buono. Soprattutto ​ nel nostro percorso in Italia dove abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo dati. Chiaro che mancano i due obiettivi principali che sono ancora in gioco: il campionato e la Coppa Italia, che naturalmente possono cambiare drasticamente la valutazione di questa stagione. Se fino ad ora il cammino è stato importante, tutto questo potrà avere un senso in base a quello che accadrà nelle prossime 6 o 7 partite. Il calcio delle volte ha dei tempi particolari, per cui si rischia di trovare una situazione come la nostra dove in 6/7 gare possiamo dare un senso ad un percorso di 6 o 7 mesi", ha detto.

Il dirigente della Juventus Women ha parlato anche della legge per rendere le calciatrici delle professioniste del settore: "I​n questo momento c’è una delibera che lo rende operativo dalla stagione 2022/2023. Mancano molte altre cose, ma il professionismo è stata una grande conquista per le nostre calciatrici. Quando si combatte una battaglia bisogna proteggerla dai demagoghi e dai populismi che sono i primi attratti da queste situazioni. Dobbiamo concentrare i nostri sforzi insieme alla Federazione in modo che il professionismo sia una vera occasione di crescita. Bisogna creare un prodotto che sia appetibile e che attiri gli investimenti: non si può vivere esclusivamente di contributi statali, governativi. Sono stati ben graditi ma nel lungo periodo il sistema deve attrarre degli investitori".

Poi Braghin ha parlato anche della Champions League per la Juventus Women: "Il nuovo percorso? Ci saranno i gironi. Quindi 6 partite ​garantite danno una maggiore appetibilità sia a livello commerciale e sia di media. D’altra parte è pur vero che ci sono due turni da superare: noi non abbiamo un ranking che ci permette di evitarli, quindi la fase a gironi diventa l’obiettivo cruciale nella crescita. Bisogna assumere una dimensione europea. Invece di continuare a parlare del gap che è molto grande, bisogna concentrarsi sui nostri punti di forza e fare in modo che siano gli altri a preoccuparci di noi".