JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Sacchi: “La Juventus è disorganizzata, demotivata, con poche idee”

Sacchi

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi, tra i vari argomenti, ha parlato dell'inizio sottotono della Juventus di Max Allegri.

redazionejuvenews

La Serie A ha perso molti dei suoi campioni, da Lukaku fino a Ronaldo. Su questo argomento, intervistato da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha detto: «Bisogna ripartire dal gioco, dal collettivo. Se ce l’hai, sei a posto. Lukaku e Cristiano Ronaldo sono due fenomeni, non c’è dubbio. Ma con Ronaldo la Juventus che cosa ha vinto in Europa? Niente. E allora? Se non hai le idee, o se non sai svilupparle, non vai lontano: potrai vincere in Serie A, perché le tue avversarie non hanno la tua potenza economica, ma in Champions no».

Al termine di queste due prime giornate, quali sono le squadre che hanno fatto vedere il miglior calcio? «Ho visto due squadre che, per il modo di interpretare il calcio, sono più avanti delle altre: la Lazio di Sarri e il Milan di Pioli. La Lazio sta diventando un’orchestra dove tutti si muovono secondo lo spartito e seguendo il ritmo. Sarri è un grande stratega, ha commesso un solo errore: andare alla Juve, dove avevano idee diverse dalle sue». Su Roma e Napoli, l'ex allenatore ha esclamato: «Mourinho è un domatore di leoni. Ha conoscenze e ha esperienza. Sa gestire l’ambiente e si vede già. Spalletti è atteso dalla prova-verità contro la Juve al San Paolo alla ripresa del campionato. Vedete, questo torneo è aperto: ci sono tanti contendenti per lo scudetto».

E l'Inter di Simone Inzaghi? «Lui è un bravissimo tecnico italiano, che pensa molto alla fase difensiva e che spesso in fase di costruzione si trova con due o tre giocatori in meno. Perfetto per la Serie A, ma in Champions League serve un salto di qualità». Chiosa finale sulla Juventus di Allegri: «È disorganica, mi è parsa demotivata e quando non c’è motivazione ci sono anche poche idee. Non so se abbiano subito la partenza di CR7, però so che si dovrà fare un lavoro in profondità. Va recuperato anche lo spirito combattivo che ha sempre caratterizzato i bianconeri».