La Juventus di Massimiliano Allegri non ha cominciato la stagione nel migliore dei modi. I bianconeri sono infatti fermi ad un punto in due partite e saranno costretti a rincorrere le dirette avversarie al titolo. Le prime partite di campionato non devono far disperare: la condizione fisica è ancora lontana da quella definitiva e le voci di mercato distraggono i giocatori. In particolare alla Juventus l'addio di Cristiano Ronaldo deve aver colpito in maniera particolare lo spogliatoio, che si è visto privato della sua stella più brillante a pochi giorni dalla fine dell'estate. Senza il fuoriclasse portoghese come scenderanno in campo i bianconeri?
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Juventus, come cambia la formazione senza CR7: da Dybala fino a Kean
Dopo l'addio di CR7, come cambia la formazione della Juventus? Bianconeri a trazione anteriore, con Locatelli al centro della manovra.
Massimiliano Allegri dovrà trovare in fretta l'assetto adatto alla sua Juventus, vincere le prime partite al ritorno dalla pausa per le nazionali sarà fondamentale. Dopo l'addio di CR7 i bianconeri potrebbero passare da un 4-3-3 a un 4-2-3-1, in modo da poter sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori presenti in rosa. In porta, nonostante la brutta prestazione contro l'Udinese, sarà confermato Szczesny. Pochi dubbi in difesa, dove i titolari dovrebbero essere Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. Chiellini e Danilo sono due panchinari di livello, pronti a dare il cambio in difesa. A centrocampo i titolari saranno Bentancur e il nuovo acquisto Manuel Locatelli. A disposizione in panchina ci saranno Rabiot, Arthur, Ramsey e McKennie.
In attacco spazio a tutto il potenziale offensivo bianconero, per una Juventus a trazione decisamente anteriore. Sulle fasce pronti Chiesa e Kean, con Kulusevski e Bernardeschi come alternative di lusso. Al centro dell'attacco il titolare sarà Morata, mentre la stella della squadra sarà Paulo Dybala, trequartista al centro della manovra della Juventus. Il fantasista argentino è chiamato a raccogliere l'eredità di Cristiano Ronaldo e a guidare i bianconeri alla vittoria. La Joya dovrà dimostrare il definitivo salto di qualità, quella maturità mentale oltre che tecnica che è mancata negli ultimi anni.
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