JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Napoli-Juventus: i commenti degli ex-bianconeri Tacchinardi e Rampulla

Weston McKennie e Alvaro Morata

Intervistati da La Gazzetta dello Sport, gli ex bianconeri Tacchinardi e Rampulla hanno detto la loro su Napoli-Juventus.

redazionejuvenews

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi ha analizzato la partita contro il Napoli: «Ci sono tanti problemi. La condizione fisica e mentale, il fatto che la Juve viene sempre rimontata e paga errori individuali. Sono gli stessi visti con il Porto… e quelli di Kean e Szczesny sono grossi. Le assenze erano tante ma io non sto vedendo lo spirito-Juve e ritrovarlo è indispensabile. I guai sono tanti. Il centrocampo non fa gol e non crea. Qualcuno, senza CR7, deve fare un passo avanti. Mi piacerebbe che qualcuno facesse come Chiesa, che non accetta la sconfitta e lotta. La ricerca di un leader è ancora incompiuta: ci sono bravi giocatori, non una guida dalla metà campo in su. Ci fosse il vecchio Tevez…».

Sempre sulle pagine della Rosea, anche Michelangelo Rampulla, ex portiere bianconero, ha detto la sua sulla partita di ieri: «Le assenze si sono fatte sentire ma dalla Juve mi aspettavo qualcosa di più. Il Napoli ha meritato, giocando con grande intensità. La Juventus è mancata a centrocampo centrocampo: nonostante l’innesto di Locatelli le lacune si sono viste tutte. Lui e Rabiot non hanno fatto male ma sono stati poco costruttivi. Come a Udine e con l’Empoli, ho visto troppi errori pacchiani. Szczesny? Il tiro di Insigne non sembrava irresistibile, è un periodo in cui gli gira tutto male, anche in nazionale. Si vede che fisicamente non è al topo, deve tapparsi le orecchie e lavorare».

Soltanto un punto in tre partite, i bianconeri sono ancora in corsa per lo scudetto? «Non me l’aspettavo, se sei la Juventus non puoi permettertelo. Però non sono preoccupato, perché la stagione è ancora lunga e Allegri è abituato a fare lunghi filotti. Bisogna lavorare molto sulla testa dei giocatori: in questo momento ci vuole tranquillità, abbattersi è controproducente».