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Juventus, i precedenti con il Nantes: la Champions del ’96

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Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato una nota sui precedenti con il Nantes, prossima squadra da affrontare in Europa League.

redazionejuvenews

Il sito ufficiale della Juventusha pubblicato un approfondimento sui precedenti con il Nantes, prossimo avversario in EL. Ecco la nota: "C'è un solo precedente tra Juventus e Nantes. Risale al 3 aprile 1996 ed è una gara decisamente importante. Gianluca Vialli deve trascinare la squadra per raggiungere un obiettivo importante: la finale di Champions League che si giocherà a Roma. Al Delle Alpi si gioca l'andata della semifinale. I FAVORI DEL PRONOSTICO La Juve arriva all'appuntamento con uno score migliore rispetto agli avversari. E con un Del Piero che - dopo avere prodotto meraviglie nella fase a gironi – ha anche colpito in semifinale il Real Madrid. Jean Claude Suaudeau, mister del Nantes, presenta così la gara: «Loro sono favoriti, noi più motivati. Alla Juve vorrei togliere la consistenza tecnica. Può contare su quindici fuoriclasse, il Nantes su sei. E se hai solo sei giocatori fuori dalla norma non puoi stare rilassato come probabilmente lo è Lippi».

IL FATTORE GIANLUCA Il primo tempo conferma i sospetti di casa Juve: la partita è molto più difficile del previsto. Sono 45 minuti spigolosi, duri, pieni di contrasti. A inizio ripresa una deviazione di ginocchio di Vialli su azione da angolo determina il vantaggio bianconero. Il fattore Gianluca conta anche stavolta e lui a fine gara lo definisce «un gol da opportunista». Ancora più bello e significativo perché il pubblico lo ha incitato dal primo all'ultimo minuto con un sostegno particolare, intuendo che quella è la sua ultima partita di Champions che giocherà a Torino.

IL 2-0 DI JUGOVIC Per andare in Francia a giocare il match di ritorno c'è bisogna di una giocata che permetta di incrementare il vantaggio. Ne è autore Vladimir Jugovic, con una conclusione da fuori assolutamente imparabile, da lui descritta così: «Ci ho provato, è andata bene. Bravo e generoso Paulo Sousa a costruirmi l'azione, mi ha lasciato la palla quando ha visto che arrivavo da dietro e che avrei potuto tirare".