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Morata riserva di lusso per la Juventus, ma Allegri stravede per lui

Alvaro Morata

Morata è la riserva di lusso della Juventus, il giocatore in grado di entrare dalla panchina e cambiare le gare dei bianconeri.

redazionejuvenews

Ronaldo, Dybala e Chiesa, questo dovrebbe essere l'incredibile attacco della Juventus in vista della prossima stagione. Tre giocatori fenomenali, pieni di talento e in grado di risolvere da soli anche le partite più difficili. Ma le riserve bianconere non sono sicuramente da meno, con Kulusevski, Bernardeschi e Morata che sono pronti a giocarsi le loro carte. In particolare l'attaccante spagnolo è una riserva di altissimo livello, arma importante anche a gara in corso, in grado di aggiungere varietà alla manovra offensiva bianconera. "E' un attaccante unico, tra i pochi al mondo che può giocare con qualsiasi altro partner di reparto", aveva rivelato Massimiliano Allegri, che stravede per lui.

Nella rosa della Juventus Morata è l'unica vera punta di ruolo (senza tener conto del giovanissimo Kaio Jorge). Dybala, seppur dotato di una tecnica eccezionale, non potrà mai ricoprire il ruolo dell'ex Atletico Madrid. Per caratteristiche fisiche e tecniche, Morata è indispensabile per i bianconeri. Nel corso dell'ultima stagione lo spagnolo ha collezionato 34 presenze in Serie A, condite da 11 gol e ben 10 assist. Perchè Morata non è soltanto un rapace d'aria di rigore, ma anche un attaccante che gioca per la squadra e per i suoi compagni.

Non a caso qualche giorno fa, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, Luca Toni aveva detto: "Miglior giocatore al fianco di Ronaldo? A me piacerebbe vederli tutti insieme, ma non è facile. Se devo scegliere una coppia dico Morata. Si sposa meglio con le sue caratteristiche". Morata sotto la guida di Allegri potrebbe diventare il Karim Benzema della Juventus. Ronaldo al Real Madrid partiva largo a sinistra nel 4-3-3 (stesso modulo che Max ha intenzione di utilizzare) per poi accentrarsi e tirare sfruttando gli spazi creatigli dall'attaccante francese. Per concludere, è interessante notare come le migliori stagioni dell'attaccante spagnolo siano state quelle in cui non era titolare, chissà che partire in panchina non migliori le sue prestazioni anche a Torino.