Juventus, la nota di Exor: “Copriremo l’intero aumento di capitale”

La holding della famiglia Agnelli ha confermato l'impegno a coprire l'aumento di capitale della squadra bianconera
john elkann juve

Attraverso la pubblicazione di una nota ufficiale, la Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla la Juventus, ha ribadito l’impegno a coprire per intero l’aumento di capitale da 200 milioni di euro deliberato per il club bianconero, qualora gli altri soci dovessero rifiutare di partecipare al nuovo rafforzamento patrimoniale.

“La Società, a valle dell’annuncio dell’Aumento di Capitale, ha inviato a un panel di istituti bancari italiani ed esteri, di primario standing, una richiesta di presentazione di offerte per la costituzione di un consorzio bancario di garanzia o, in alternativa, per agire sulla base di un commitment come global coordinators su base del c.d. “best effort” e senza quindi assunzione di impegni di garanzia.

Le offerte ricevute sia per la costituzione di un Consorzio Bancario sia per l’Opzione Best Effort riflettono le difficili condizioni dei mercati dei capitali nel secondo semestre del 2023. Pertanto, anche in considerazione dell’attuale contesto, Juventus – stante la disponibilità di Exor – ha, parallelamente alle predette interlocuzioni con gli istituti bancari, avviato e condotto con Exor trattative per definire il possibile impegno del socio alla sottoscrizione e liberazione delle Nuove Azioni, che dovessero risultare non sottoscritte al termine dall’Aumento di Capitale, all’esito delle quali i termini principali delle intese tra Juventus ed EXOR sono stati riflessi in una lettera di impegno.

Quest’ultima prevede l’impegno di Exor, incondizionato e irrevocabile, a sottoscrivere al prezzo di offerta le Nuove Azioni rivenienti dall’Aumento di Capitale che dovessero risultare non sottoscritte al termine dell’offerta per un importo massimo complessivo pari a euro 72 milioni e a fronte dell’Impegno di Garanzia e Sottoscrizione assunto, la corresponsione al Socio di una fee a condizioni di mercato pari al 2,5% dell’Impegno di Garanzia e Sottoscrizione e, quindi, pari a euro 1,8 milioni”.