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D’Amico: “Suning e l’Inter in difficoltà. Ora la Juventus è in vantaggio”

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L'agente D'Amico, intervenuto nel corso del programma "La domenica sportiva estate" in onda su Rai Sport, ha parlato di Juventus e Inter.

redazionejuvenews

L'inizio del prossimo campionato di Serie A è sempre più vicino, pochissimi giorni ci separano dalla prossima stagione. Rispetto allo scorso anno, sono cambiate molte cose, soprattutto nella parte alta della classifica. In particolare l'Inter ha salutato tre dei più importanti pezzi della sua rosa: Lukaku, Hakimi e l'allenatore Antonio Conte. La Juventus al contrario è riuscita a non vendere nessun campione, rinforzandosi grazie al ritorno in panchina di Massimiliano Allegri.

L'agente D'Amico, intervenuto nel corso del programma "La domenica sportiva estate" in onda su Rai Sport, ha parlato di Juventus e Inter: «A mio avviso la Juventus ha ancora un margine, a livello di rosa, importante sull’Inter. L’anno scorso è stato lo scudetto di Antonio Conte: nonostante Andrea Pirlo abbia vinto Coppa Italia e Supercoppa Italiana ha pagato dazio in campionato. Conte è stato capace di ricompattare la squadra, soprattutto dopo l’eliminazione dalla Champions League e con tutti i problemi economici che affliggevano il club fin da novembre. A maggior ragione, con le partenze di Achraf Hakimi e Romelu Lukaku, la rosa della Juventus è più performante di quella dell’Inter: la vedo ancora leggermente in vantaggio, per quanto possano valere queste considerazioni adesso».

Parlando della crisi economica nerazzurra, l'agente ha poi detto: «È la conseguenza di una situazione economica frutto di tanti altri fattori. Comunque è chiaro che la pandemia ha messo in ginocchio grandi settori, un po’ tutti i comparti ne hanno subito delle conseguenze: anche il calcio. Suning è andata in difficoltà, naturalmente la prima a soffrirne le conseguenze è stata la squadra cinese, che è scomparsa. Era imprescindibile poter cedere questi giocatori, per non rischiare di fallire a livello economico. È stata una necessità e ben ha capito Conte che i programmi erano cambiati. Ha preferito, da vincente, abbandonare la squadra e fare una transazione con la società piuttosto che continuare un percorso».