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Juve stai attenta: buona la prima per Simone Inzaghi. Adani: “Che Inter!”

Daniele Adani

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Lele Adani ha parlato della prima partita dell'Inter, principale avversaria della Juve.

redazionejuvenews

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Lele Adani ha parlato della prima partita dell'Inter, principale avversaria della Juve per la lotta scudetto: "Passare in vantaggio in avvio avrà anche aiutato, ma mi ha colpito la voglia di riconquistare subito il pallone perso e di giocare in avanti sulle seconde palle. Te lo puoi permettere quando stai molto bene fisicamente. Poi ho visto anche un’Inter fluida e creativa nel gioco, facilitata dall’impostazione dei tre centrali dietro, il punto di forza che non è cambiato da Inzaghi a Conte". Tutto il lavoro fatto da Conte sembra essere rimasto, come quando alla Juve ci fu il passaggio tra Conte e Allegri: "Vero, Antonio crea degli automatismi nella difesa a tre che non si perdono. Anche in impostazione, nella proposta: Inzaghi è sempre stato più morbido alla Lazio, ma l’Inter si muove a memoria, ha i codici di Conte in testa".

Sui nuovi acquisti: "Un gol e un assist per Dzeko, un gol e un assist per Calhanoglu. Ecco, il turco è rimasto sui valori visti nell’ultimo periodo al Milan. Non so se può essere il nuovo Luis Alberto di Simone Inzaghi, ma rispetto a qualche anno fa ha preso autostima, fiducia nei colpi che ha nel repertorio. Non sarà Eriksen nel controllo dei tempi di gioco, ma è più costante nella corsa. Però a stupirmi è stato un altro giocatore, che c’era già lo scorso anno. Parlo di Vidal, un impatto inaspettato, nell’unica porzione di partita in cui il Genoa stava cercando di reagire. Se entri dalla panchina e incidi così, vuol dire che l’atteggiamento è quello giusto".

Tante assenze in attacco, dove non si è sentita l'assenza di Lautaro Martinez: "E qui bisogna dire bravo a Sensi. Magari ha sbagliato qualche tocco, ma è stato fondamentale nel lavoro di collante tra centrocampo e attacco, sia in ampiezza che tra le linee". Ma i nerazzurri sono comunque alla ricerca di un centravanti: "Leggo di Thuram e Correa, io andrei su Muriel. Ma anche i primi due hanno un senso: il francese perché è un attaccante di “tutte cose”, fa il centravanti o l’appoggio a uno come Dzeko; il secondo perché ha i colpi".