Emergono nuove informazioni rilevanti sulle carte Covisoc, famosi documenti ostaggi della querelle tra la FIGC e la Juventusnell'inchiesta plusvalenze. Ecco il contenuto della carta rivelato dall'ANSA, anche questa volta senza nessun riferimento diretto alla Juventus, ma inquadrato in una discorso generale dell'utilizzo improprio del sistema delle plusvalenze: "Operazione di compravendita dei calciatori concluse a prezzi significativi, ma che comportano flussi pecuniari più contenuti se non nulli. Individuato situazioni gestionali che meritano un attento monitoraggio e ciò anche nella prospettiva dell'adozione di potenziali iniziative istituzionali da parte dei competenti organi della Figc".
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Juventus, il contenuto della seconda carta “Covisoc”: i dettagli
Inoltre, la Covisoc "ha analizzato un'analisi sui bilanci delle società e mostra come il cosiddetto trading dei calciatori - pur avendo garantito copiose plusvalenze idonee a sostenere gli aggregati patrimoniali - abbia generato pochissima liquidità. La Covisoc evidenzia una divergenza tra il prezzo pattuito e il valore dei diritti compravenduti". Infine, "sussistono innegabili peculiarità di cui non è possibile prescindere. Il patrimonio delle società di calcio è sovente rappresentato in maniera preponderante dal parco calciatori.
Tale circostanza potrebbe indurre a condotte rivalutative al limite con conseguente alterazione dell'affidabilità dei bilanci". Questi comportamenti vengono etichettati senza remore come "potenzialmente patologici e per i quali chiede la possibile e celere adozione di misure".
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