Juventus-Bologna, Allegri: “Szczesny out. Kean e Pogba sono recuperati”

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha parlato in conferenza stampa: il tecnico bianconero ha parlato di Szczesny, Kean e Pogba
Massimiliano Allegri

Alla vigilia del match di Serie A tra Juventus e Bologna di domenica 27 agosto, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri. Ecco le parole dell’allenatore espresse davanti ai giornalisti presenti in sala stampa:

Quanto sarà importante partire bene alla prima partita in casa davanti ai propri tifosi?

E’ importante e i nostri tifosi ci daranno sicuramente una mano. Siamo in attesa; lo stadio sarà pieno e dovremmo essere bravi noi a trascinare il pubblico giocando una bella partita.

Può fare chiarezza sulla situazione di Moise Kean?

Kean non è mai stato fuori rosa. E’ venuto solo una volta in ritardo, ma questo è capitato quasi a ogni giocatore… Noi di solito facciamo una bella beneficenza… Non è successo assolutamente niente. Ha avuto un colpo dove ha avuto una ricaduta, ma ora sta bene e domani è a disposizione. Non è sul mercato. Io credo che rimarremo questi e ne sono molto contento.

Come sta Pogba? Può giocare uno spezzone?

Sta meglio. Ha fatto un buon test mercoledì nel quale c’è stata una sessione particolarmente intensa. Domani sarà a completa disposizione e potrà essere utilizzato.

Verrà riproposto lo stesso undici di Udine?

Domani non ci sarà Szczesny perché ha ricevuto un colpo ieri nella partitella. Giocherà Perin. Sugli altri dieci ho solamente due dubbi: uno a metà campo e uno sull’esterno. Deciderà domani mattina.

Lei vede questa Juventus più moderna?

Innanzitutto c’è stato troppo entusiasmo dopo la prima partita. Questo entusiasmo va bene, ma siamo solo all’inizio della stagione. Abbiamo giocato solo una partita. Domani ci sarà subito una bella prova contro un Bologna che gioca bene e ha giocatori molto bravi, soprattutto nel reparto offensivo. Con il Milan ha creato molto, tirando 17 volte in porta. Se non la affrontiamo nel modo giusto, facendo una partita ottima, difficilmente la porteremo a casa. E’ giusto l’entusiasmo, ma ci vuole molta calma perché la normalità sarà abituarsi a tornare a vincere più partite possibili. Per questo dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo con grande voglia, cercando di migliorare le situazioni di squadra e le situazioni singole”.

Qual è la situazione Bonucci?

Con Leo abbiamo già parlato e non c’è più nulla da aggiungere. Leo sa la situazione e la Juventus è stata chiara.

La Juventus di questo inizio stagione è sulla strada giusta?

Quest’anno abbiamo una rosa molto diversa. L’età media della squadra si è notevolmente abbassata. Ogni hanno dico allo staff come lavorare in base alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione.

Cosa serve per evitare gli ultimi 30 minuti di Udine?

Bisogna avere una gestione della palla migliore, fare scelte migliori. Su questo bisogna lavorarci. Quella di Udine è stata una bella vittoria ma bisogna lavorare su molte cose. Per questo dico che bisogna stare molto calmi e tranquilli. Non bisogna esaltarsi troppo per le vittorie e scoraggiarsi per le sconfitte. Dobbiamo trasformare il fatto che non giocheremo una volta ogni 3 giorni in un opportunità. Quella di poter lavorare durante la settimana in modo diverso da come la Juventus è abituata da 11-12 anni e io da 14.

E’ giusto aspettarsi una Juve sempre uguale considerato un solo impegno alla settimana?

L’anno scorso siamo arrivati terzi nonostante le problematiche. Quest’anno abbiamo giocatori giovani con meno esperienza. In questo momento bisogna cavalcare l’onda dell’entusiasmo ma senza portarci a strafare. Se andiamo dietro all’entusiasmo ci possiamo far male. Ci vuole equilibrio. Siamo appena partiti e a cambiare giudizi ci vuole un attimo. Il calcio è bestiale. Noi dobbiamo lavorare con calma, consci che stiamo lavorando bene, cercando domani di battere il Bologna. Non sarà facile perché loro saranno una squadra che darà fastidio a molte. Ha fatto un ottimo mercato e preso giocatori in avanti molto bravi.

Lei è stato uno dei primi e dei pochi che ha rifiutato le offerte arabe. E’ preoccupato o stupito dei tanti trasferimenti di giocatori che hanno aderito?

Rimpianto no. Ho firmato un contratto di 4 anni con la Juventus e voglio andare via lasciando un futuro dove la squadra andrà avanti per anni a lottare per la vittoria. In Arabia hanno fatto le cose bene, comprando giocatori di alto e medio livello. Non sono preoccupato, ma il mondo è globalizzato. Cinquant’anni fa la Cina era lontana e l’Arabia lo stesso, così come la Russia. Ora bisogna farci i conti.

All’inizio si aspettava questo tipo di mercato e queste difficoltà?

La squadra è buona con margini di miglioramento. Guardiamo in positivo: ci sono giocatori giovani che possono solo che migliorare. Questo è di buon auspicio per la Juventus. Io, il direttore Giuntoli e il direttore Manna sapevamo che quest’anno nella squadra c’era da fare poco.

Pensa di avere una squadra migliore dell’anno scorso?

Lo vedremo dai risultati a fine stagione. Fare proclami serve solo ai giornalisti. Noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra, sereni, pensare a lavorare e alla partita di domani. Serve grande rispetto dell’avversario, conoscere i nostri limiti dove lavorare e soprattutto correre. Un grande direttore sportivo diceva: “Nel calcio non è obbligatorio ma aiuta”.

Le dispiace che l’affare Lukaku è sfumato?

Non parlo di mercato. Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean sono molto forti e bravi. Chiesa viene da un annata post infortunio. Lo vedo bene è più propositivo, così come Vlahovic e gli altri. Inoltre c’è Yildiz che è giovane e ha grandi prospettive. Sono molto contento e sereno.

L’arrivo di Lukaku alla Roma cambia gli equilibri per la corsa Scudetto?

Non so se Lukaku è andato alla Roma. Noi abbiamo quattro-cinque attaccanti e sono molto contento. Non posso giudicare la altre squadre. Quando sarà chiuso il mercato avremmo più chiarezza sulla forza delle altre squadre.