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Zoff: “Cerco di capire i giovani ma faccio fatica. Juve? Si è rinforzata”

Dino Zoff

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Dino Zoff ha raccontato il suo lato più nascosto, aggiungendo due parole sulla Juve di Allegri

redazionejuvenews

Nel giorno del suo 80esimo compleanno Dino Zoff è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. La leggenda bianconera ha raccontato il suo lato più nascosto: "Mi sforzo di capire i giovani di oggi, ma faccio fatica. Come loro non riescono a capire la mia adolescenza, scandita dalle stagioni per giocare all’aperto. Il massimo della trasgressione era saltare in un campo per mangiare qualche frutto maturo, ma guai se papà se ne accorgeva. Dovevo subito restituire quanto preso. Se mio padre era duro? Concreto. Giusto. I suoi insegnamenti sono scolpiti in me. Come quella volta che dissi di essere stato “sorpreso da un tiro”. Rispose secco: ‘Mica fai il farmacista? Se stai in porta è per parare!’. Guai cercare alibi".

Allenando la Juve e la nazionale Zoff ha vinto molto, senza mai lasciare un segno, un marchio distintivo del suo calcio: "Non mi interessa. Nello sport devi cercare di organizzarti al meglio per vincere, con gli uomini che hai. A me non piace il possesso palla esasperato, toglie carica agonistica, diventa noioso e cambio canale. Poi non capisco quando si dice: “Ha giocato bene ma ha perso”. Certo, qualche volta può capitare, ma chi vince significa che gioca meglio. Che significa “giocar bene esteticamente” se poi perdi spesso? Vuol dire che quel gioco non funziona e devi cambiarlo".

Sul campionato in corso ha aggiunto: "Mi piace la solidità dell’Inter e il percorso di Simone Inzaghi che ha creato nuovi equilibri in squadra nonostante le cessioni importanti. Attenzione però, da ora in poi contano tutti i particolari e con Milan e Napoli sarà una bella lotta. Deluso dalla Juve? Con i rinforzi di gennaio il quarto posto diventa doveroso. E anche in Champions può fare molta strada". E l'Italia? "Mi auguro proprio che vada ai mondiali. Gli azzurri devono ritrovare gli equilibri dell’Europeo, non è semplice, ma ho fiducia in Mancini".