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Trezeguet: “Se la Juve mi chiamerà io tornerò, è sempre casa mia”

David Trezeguet con la maglia della Juve
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante bianconero David Trezeguet ha parlato di quanto successo in casa Juve

redazionejuvenews

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante bianconero David Trezeguet ha parlato di quanto successo in casa Juve: "Sono rimasto molto colpito, è stata una notizia arrivata da un giorno all’altro. Mi pare si tratti di una questione soprattutto burocratica, amministrativa. Ci saranno dei cambiamenti, ma Andrea Agnelli ha fatto un lavoro straordinario: lo stadio, il centro sportivo, la seconda squadra… È stato un esempio. Ora John Elkann dovrà capire come gestire la situazione e bisognerà dargli tempo".

"Negli ultimi anni mi hanno colpito i tanti cambiamenti - ha continuato. Da Allegri a Sarri e Pirlo, poi di nuovo Allegri. Una politica basata sui giovani, poi un mercato con giocatori di esperienza. Difficile vincere così. Anche nel 2006 fu un cambio rapido. Io decisi di rimanere perché sentivo il bisogno di restare. È stato molto naturale, vedendo il club in difficoltà".

"Alla Juve ho vissuto dieci anni da calciatore e sette in società. Ho fatto il corso da d.s. in Spagna per conoscere un’altra tipologia di calcio. Nel 2021 ho scelto di chiudere da ambassador e di rientrare sul lato sportivo, non c’è stata la possibilità di farlo alla Juve ma per me la Juve è sempre casa. Io, per la Juve, ci sono: se mi richiamerà, tornerò. Credo fortemente che gli ex giocatori debbano avere un ruolo importante nei club. Ci sono altre persone che devono decidere ma credo di poter essere utile: ho conosciuto la Juve in campo e alla scrivania", ha concluso.