Juve, Trevisani: “L’ingresso di Sekulov mi è sembrata una scelta simbolica”

Trevisani ha parlato dell'esordio di Sekulov con la Juventus: per il giornalista, il suo ingresso potrebbe essere un messaggio dell'allenatore

Dagli studi di Mediaset, Riccardo Trevisani ha parlato delle scelte di formazione e delle sostituzioni operate da Massimiliano Allegri in Lazio-Juventus. Ecco le sue parole: “C’è la parte del tridente che è stata accantonata definitivamente. Almeno quei 5-6 minuti in qualche partita li avevamo visti. Poi è cominciata la crisi e il tridente è sparito. Chiesa ha fatto una partita da 5,5-6, non una partita indimenticabile. Il cambio ci può anche stare. Io quello di Cambiaso, che mi sembra sia il miglior giocatore della Juventus in questa stagione, e quello di Kean che era l’unico centravanti di riferimento, proprio non li ho capiti. Quella di Sekulov mi è sembrata sinceramente una Mourinhata. Mi sembrava il classico cambio per dire: guarda chi devo far entrare. Per dare un’idea di povertà di organico? Sì, un cambio che non c’entrava niente con la partita. Kean si stava sbattendo come un matto in mezzo a tre centrali, aveva fatto una gara dignitosa. Quando metti a fare il centravanti Yildiz e lasci Sekulov sulla fascia, ti sei consegnata alla Lazio e l’ultimo quarto d’oro ti hanno ammazzato. E’ stata una non partita. Io credo che a inizio secondo tempo la Juve non stesse facendo male sistemata con il 3-5-2. Solo che quando arriva il momento di azzannare la partita, arrivano dei cambi quasi a tornare indietro. Mi sembra sempre questo il problema della Juve, una squadra che non osa. Ruggeri ha detto che Gasperini gli ha liberato la mente dicendogli vai, vai, attacca, spingi, non stare sempre indietro. Ecco, secondo me ci sono allenatori che spingono avanti e allenatori che spingono indietro”.