Juve, Pjanic: “Critiche ad Allegri? Non si può piacere a tutti, non lo toccano”

Intervistato da Tuttosport Pjanic ha parlato del derby d'Italia tra Juve e Inter: le parole dell'ex bianconero
Miralem Pjanic
Intervistato da Tuttosport Pjanic ha parlato del derby d’Italia: Sarà una grandissima partita, è il derby d’Italia e si sfidano due squadre in forma, con il primo posto in ballo. Sarà una partita chiusa tatticamente, difficile da sbloccare, ma di grande intensità. Perché l’Inter vorrà fare il colpo e allungare, la Juve sfruttare l’opportunità di scavalcare i nerazzurri al primo posto. Una grande opportunità. Vincere darebbe una spinta in più, soprattutto alla Juve: più fiducia e più certezze. Si deve giocare senza pressione, con intelligenza, sapendo di affrontare una squadra che l’anno scorso ha fatto la finale di Champions. Però sei la Juve e quando sei la Juve devi giocarla per vincere”.
I bianconeri possono davvero puntare allo scudetto? Sono sicuro che la Juve combatterà fino alla fine per lo scudetto: non ho dubbi, perché so che con Allegri hai una certezza in mano. Non si può piacere a tutti e certe critiche arrivano più o meno sempre dalle stesse persone, ma non lo toccano. Chi sta nel calcio conosce bene il lavoro che fa Allegri: non è per caso che è stato cercato dai più grandi club del mondo, come il Real Madrid”.
Max però parla sempre di quarto posto: Quando dopo la vittoria sul Cagliari ha detto che era preziosa per allungare il distacco sulla quinta è perché lo pensa veramente, però allo stesso tempo sa che ha conquistato tre punti ed è sempre lì davanti… Anche con noi non guardava mai troppo avanti, ma passo dopo passo. Tiene la squadra con la concentrazione giusta e le cose stanno andando bene. Mi piace molto l’unione che c’è, si sente che sono una squadra unita, che lavorano tutti assieme per lo stesso obiettivo. Hanno trovato una solidità difensiva che porta risultati, e parlo di tutta la squadra. Vorrei vedere un po’ più iniziativa dai giocatori con la palla: più giocate decisive e più accelerazioni dai centrocampisti, più uno contro uno dagli attaccanti”.