Juve, Padovan: “Giuntoli? Ne avevano bisogno dopo la gestione precedente”

Giancarlo Padovan ha parlato dell'importanza dell'arrivo di Cristiano Giuntoli alla Juve dopo l'operato di Fabio Paratici e Andrea Agnelli
Cristiano Giuntoli

Giancorlo Padovan nel suo editoriale su calciomercato.com ha parlato dell’impatto di Cristiano Giuntoli nel mondo Juventus. Il giornalista promuove l’arrivo dell’ex direttore sportivo del Napoli: “La presentazione e l’insediamento di Cristiano Giuntoli, come nuovo responsabile dell’area sport, ha dimostrato, se ancora vene fosse bisogno, quanto la Juventus avesse bisogno di lui. Non di una figura come la sua, ma proprio del professionista che ha contribuito, prima, a sistemare rosa e conti del Napoli e, poi, a fargli vincere uno storico terzo scudetto.  La Juve è una società da reinventare sul piano filosofico, prima ancora che sul modello di lavoro”.

I compiti di Giuntoli

Padovan ha proseguito parlando delle responsabilità che dovrà assumersi Giuntoli. Per il giornalista il lavoro non sarà semplice considerando il quadro generale della situazione. L’assenza di coppe comporterà un elevato minor numero di entrate che dovrà essere sopperito con idee e intuizioni per tornare competitivi ai massimi livelli. Ecco cosa ha detto: “Intanto, perché la proprietà non intende più finanziare le campagne acquisti senza una logica di sviluppo. In secondo luogo, perché la caccia ai campionissimi, magari di una certa età, non ha senso, né presenta vantaggi. Giuntoli, dunque, deve, da una parte, mantenere alto il grado di competitività della squadra, dall’altro, far tornare i conti realizzando profitti sia con qualche big da mettere sul mercato, sia con i giovani valorizzati o valorizzabili da Allegri“.

I problemi della Juve

Per il giornalista la gestione precedente della Juventus avrebbe lasciato molte problematiche che il nuovo direttore sportivo è chiamato a risolvere. Ecco cosa ha detto: “Il problema principale è intervenire subito per risolvere i problemi che hanno lasciato le dissennate gestioni Agnelli-Paratici e, in parte, anche quella di Cherubini. A parte il non secondario aspetto di avere portato il club sotto lo scacco della giustizia sportiva prima e di quella ordinaria poi, la dirigenza precedente ha messo la Juve in una condizione economica e finanziaria di assoluta precarietà. Bisognerà lavorare tanto e lavorare duro. Forse ammettendo che il mercato in entrata, per quanto importante, non è la priorità di questa sessione: bisogna vendere per non rischiare di affogare”.