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Juve – I dubbi su Allegri: il difficile giudizio sulla stagione bianconera

Massimiliano Allegri
La stagione della Juventus si avvia verso la sua fase finale e con essa ci si avvicina a tirare le somme sul lavoro di Massimiliano Allegri
Riccardo Focolari Redattore 

A cinque partite dal termine della stagione della Juventus, il giudizio sull'annata e sul lavoro di Massimiliano Allegri rimane sospeso. In ballo, rimangono infatti due obiettivi molto importanti: la qualificazione alla prossima Champions League e la conquista della finale di Coppa Italia. Raggiungere o non raggiungere tali mete cambierà inevitabilmente il verdetto su quanto la Juventus ha fatto in questa stagione. Eppure, nonostante l'importanza di ciò che la squadra di mister Massimiliano Allegri è in procinto di giocarsi, in molti si chiedono quale sia la bontà di quanto espresso e ottenuto in questa stagione.

Non cosa ma come: il calo in campionato della Juventus

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Quando a inizio stagione tra addetti ai lavori e non ci si chiedeva quale potesse essere il ruolo della Juventus in questa stagione, le opinioni erano risultate divergenti quanto quelle sui giudizi attuali sul suo rendimento. Eppure, è proprio da qui che bisogna partire per poter analizzare con razionalità la stagione bianconera. Se da una parte si era pensato che il non giocare le coppe potesse rappresentare una sorta di vantaggio, alla fine dei conti i risultati avrebbero dimostrato tutt'altro. Ad oggi, la Juventus starebbe confermando quanto ottenuto nella scorsa stagione: un terzo posto che varrebbe la qualificazione in Champions League. Un risultato, da un punto di vista societario, persino più importante della conquista di un trofeo come potrebbe essere la Coppa Italia quest'anno.

Non a caso, gli obiettivi mai smentiti di cui mister Allegri ha parlato puntualmente a ogni conferenza stampa sono sempre stati schietti. La Juventus, appunto, doveva garantirsi un posto in Champions. Il grande rendimento della prima metà di campionato, probabilmente sopra le righe, ha ampiamente ipotecato il risultato. Però ad oggi, complice un calo impressionante di risultati (13 punti in 13 partite) non ha ancora reso matematico. Anche nonostante la certezza delle cinque partecipanti alla massima competizione europea nella prossima stagione.

Una realtà che stride con la storia della Juve

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A quattro giornate dal termine del campionato di Serie A, le possibilità che la Juventus conquisti la Champions rimangono comunque altissime. Come se non bastasse, la Juventus ha raggiunto il massimo obiettivo possibile nell'unica competizione infrasettimanale nel quale ha partecipato, ovvero la Coppa Italia. Insomma, i risultati richiesti dalla società sarebbero stati quasi raggiunto dal tecnico Allegri. Eppure… eppure per molti questo non basterebbe. Il tifoso della Juventus, storicamente esigente e abituato a vincere, specialmente in Italia, faticherebbe a digerire il presente. Faticherebbe a sostenere quattro anni senza scudetto. Con la minaccia che l'Atalanta possa soffiare via, nella sua fantastica stagione, anche un trofeo dopo tre anni di vuoto.

Oltre ai risultati, ci sarebbe anche il gioco espresso dalla squadra di Allegri, lontano da quello preponderante e schiacciante del suo primo mandato bianconero. In quest'ottica, il rendimento attuale della Juventus sarebbe da considerarsi inaccettabile, in contrasto però con l'attuale dimensione della sua squadra. A partire infatti dalla società. Essa non avrebbe svelato i suoi piani sull'allenatore, ma avrebbe intrapreso da un pezzo la strada della sostenibilità finanziaria. Ottenere risultati così sarà una nuova sfida della Juventus, che al contempo non può smettere di essere ambiziosa. Una realtà a cui anche il tifoso più romantico dovrà prima o poi tenere in conto.

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