Juve, il fratello di Higuain: “Vlahovic e Osimhen? Gonzalo un altro livello”

Dalla sfida tra Juve e Napoli a Giuntoli e Allegri: le parole del fratello di Higuain a La Gazzetta dello Sport
Gonzalo Higuain

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il fratello di Higuain ha detto: “Mio fratello, ora che ha smesso con il pallone, mi ha detto che vorrebbe farmi da agente… Gonzalo ha staccato, ma in futuro lo vedo di nuovo nel calcio, come istruttore dei ragazzini”. Ora Juve e Napoli si preparano a sfidarsi: “Gonzalo farebbe comodo a entrambe. Massimo rispetto per Vlahovic e Osimhen, ottimi attaccanti, ma mio fratello è stato di un’altra categoria. Parliamo di punte differenti tra loro, ma in Vlahovic rivedo qualche colpo di Gonzalo. Dusan è più giovane e completo di Victor. Il serbo mi piace anche perché in estate ha dimostrato di avere gli attributi decidendo di voler restare alla Juventus. Se fosse mio fratello, a Vlahovic direi soltanto una cosa: stai sereno, con le tue qualità puoi segnare due gol a partita“.

Sulla scelta di lasciare il Napoli per la Juve: “A Napoli aveva dato tutto in campo, ma senza ricevere altrettanto dalla società. Quando si è presentata la possibilità di andare via e di trasferirsi alla Juve, Gonzalo non ha avuto dubbi. A Torino ha vinto 3 scudetti, è entrato nella storia del club e del ciclo dei 9 tricolori di fila e ha sfiorato la Champions”. Su Giuntoli: “Cristiano è molto preparato, ai tempi di Napoli mi chiedeva sempre molte informazioni sui giocatori argentini o protagonisti in Sudamerica. Giuntoli è abile e furbo sul mercato. Se non sei stato un grande giocatore e da dirigente cominci dalla Serie D con il Carpi e arrivi in A, poi conquisti lo scudetto con il Napoli e vai alla Juve significa che sei un… genio. E Cristiano lo è. Gli auguro di vincere anche a Torino“.

Chiosa finale su Allegri:Sono pochi i tecnici che possono allenare la Juve e ancora meno quelli che riescono starci a lungo. Max è tra quelli. Gonzalo mi ha sempre detto che Allegri è bravissimo a creare un bel gruppo. Mio fratello ha avuto il top in carriera: Capello è stato un padre per Gonzalo, lo ha lanciato al Real Madrid a 18 anni. Sarri lo ha sempre trattato come un figlio. E non dimentichiamoci di Mourinho”.