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Djimsiti: “Credo che l’Inter e la Juve siano ancora le squadre da battere”

BERGAMO, ITALY - MAY 12: Berat Djimsiti of Atalanta BC in action during the Serie A match between Atalanta BC  and Benevento Calcio at Gewiss Stadium on May 12, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Djimsiti, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato della prossima stagione e del futuro di Romero, legato a quello della Juve.

redazionejuvenews

Berat Djimsiti è ormai una delle colonne portanti della difesa di Gian Piero Gasperini. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centrale albanese ha rivelato: Oggi mi sento un leader. Sono arrivato cinque anni e mezzo fa a Bergamo. Da allora sono cresciuto tanto, anche grazie alle esperienze ad Avellino e Benevento. E posso essere da esempio per i più giovani. Il prossimo anno vorrei non patire infortuni e fare qualche gol in più. Sento di poter dire la mia anche in attacco. Difesa a 3 o a 4? Cambiano alcuni aspetti, ma sono convinto che il mister le utilizzerà entrambe anche quest’anno”.

Quali saranno gli obiettivi dell'Atalanta? “Non mi piace dirlo prima. Io ragiono di partita in partita: vado in campo per vincere sempre e poi si vede. Chiaro che si parte sempre per migliorare quanto fatto l’anno prima, però”. L'Inter Campione d'Italia è ancora la favorita? Djimsiti non ha dubbi: I nerazzurri hanno Lukaku, che è l’attaccante più tosto che ho incontrato in Italia. Credo che loro e la Juve siano ancora le squadre da battere ai nastri di partenza. Ma occhio anche alle altre, soprattutto con tutti questi grandi allenatori tornati in Serie A. Ci può scappare la sorpresa”.

Chiosa su due compagni di squadra argentini, Romero e Musso: Romero? Non so se resterà. Quello che posso dire è che il “Cuti” è un grande difensore e una grande persona. Mi sono trovato subito a meraviglia con lui e comunque vada gli auguro il meglio. Musso? Cambiare portiere per un difensore vuol dire lavorare per trovare subito la chimica giusta. Per fortuna Musso è in Italia da qualche anno, parla la lingua e l’inserimento sarà così più facile”. Il difensore argentino è al centro di un interessante domino, che lega diverse squadre dentro e fuori dall'Italia, tra cui proprio la Juve.