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Immobile: “Quello alla Juve fu un passaggio difficile per me”

Ciro Immobile

L'attaccante della Lazio ha parlato

redazionejuvenews

L'attaccante della Lazio Ciro Immobile, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato a tutto tondo sia della Scarpa d'Oro appena vinta, sia del suo passato in bianconero.

SULLA SCARPA D'ORO - "Terzo italiano dopo Toni e Totti? Entrambi campioni del mondo e giocatori straordinari. Sono orgoglioso di vedere il mio nome tra i grandi che hanno vinto prima di me".

SULLE CRITICHE - "Nel calcio, ognuno ha il suo momento. E nella scorsa stagione ho avuto il mio".

SUL COVID - "Senza tifosi manca la cosa più importante: la passione, l’emozione, il boato nello stadio dopo un gol, festeggiare coi tifosi. Così dedico questo premio non solo alla società e ai miei compagni, ma anche ai tifosi".

SULLA JUVE - "Fu un passaggio difficile tra due realtà completamente diverse. Avevo il sogno di arrivare in Serie A. Per farlo servono sacrifici e un amore assoluto per il calcio. Ho lavorato duramente per arrivare alla Scarpa d’oro. So che molti giovani hanno questi sogni ma ora vivono un momento difficile. A loro dico: “Stringi i denti, non arrenderti!” Ognuno ha la possibilità di realizzare il proprio sogno".

SULLA LAZIO - "Io e la mia famiglia siamo felici a Roma. Con la società e l’allenatore Inzaghi stiamo costruendo da anni un progetto con tanti successi. E vogliamo arrivare più su».

SU KLOSE E LEWANDOWSKI - "Miro era un idolo. Come quando al Dortmund ho preso il posto di Lewandowski. Impossibile sostituire giocatori così eccezionali, puoi solo cercare il tuo percorso di successo".

SUL SIVIGLIA E DORTMUND - "Anche se non sono andate in modo ottimale in termini sportivi, ho portato via molto dalla Germania e dalla Spagna. Sperimentare altre culture è un processo di apprendimento"

MANCINI E IL MANCATO MONDIALE - "La non qualificazione al Mondiale è stato uno dei momenti più oscuri e deludenti della mia carriera. Con Mancini un lavoro fantastico dal 2018: i risultati parlano da soli. E i tifosi sono di nuovo entusiasti. Siamo una squadra molto forte con tanti giovani di grandi prospettive. Siamo molto ottimisti e le gare del girone si svolgeranno a Roma: avremo più motivazioni. Pochi gol in Azzurro? A quanto pare, ne ho segnati così tanti nei club che avevo esaurito la mia polvere con gli azzurri (ride, ndr). È vero, devo lavorare sulla mia media".

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