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Il doppio ex Amauri presenta il derby, tra passato e qualche sassolino..

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L'attaccante ha parlato della stracittadina

redazionejuvenews

Domani sera alle 18 la Juventus scenderà in campo contro il Torino allo Stadio Grande Torino per il derby della Mole. Una partita improntate per i bianconeri, che vorranno dare seguito alle vittorie delle ultime partite. Per farlo servirà una partita attenta e di cuore, come quella di mercoledì contro il Chelsea. Il doppio ex Amauri ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere di Torino, ai quali ha presentato la stracittadina: "La Juve fu un premio dopo anni di gavetta e sofferenza. Al Toro ho trovato una squadra con una grandissima storia e tifosi strepitosi. La Juve affronta più competizioni, fa una preparazione diversa: giocatori e tifosi lo sentono meno. Il Toro invece ha una settimana per prepararlo e sente la pressione. La Juve ha giocatori stratosferici, conosco il Dna della squadra. Non muore mai. Le rivali si sono rinforzate, ma devono stare attente. Allegri è l’uomo giusto in questo momento"

"Il primo anno fu fantastico, ho giocato in Champions, fatto gol al Real. Ho condiviso grandi emozioni con campioni come Del Piero, Trezeguet e Buffon. La stagione 2009-10 fu la più brutta: mancava la società, non c’era un direttore sportivo, non c’era niente. Poi io sono stato fatto fuori da Marotta, a Conte non rimprovero niente. Sui giornali uscì che non avevo accettato certe destinazioni, la tifoseria se la prese con me e andai via. Al Torino i tifosi non mi volevano, perchè avevo giocato nella Juve. Così li incontrai, e in granata ho vissuto due anni fantastici"

"L'addio di Ronaldo pesa tanto. La Juve ha sempre avuto un bomber da 25-30 gol, ma non ora con tutto il rispetto per Morata, Dybala e Kean. Noi avevamo Trezeguet. Poi ci sono stati Higuain e Tevez. Senza un bomber diventa tutto più difficile. CR7 mi ha sorpreso molto per come è arrivato e molto per come è andato via. Ma ha fatto più di 100 gol in tre anni, tutti ci hanno guadagnato qualcosa".